COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE VILLA SAN GIOVANNI:
La questione pagamenti Avr, chiarita già in diverse occasioni, viene nuovamente affrontata dall’amministrazione e, in particolare, dal sindaco Giovanni Siclari e dall’assessore Pietro Caminiti che, rispondendo al gruppo di minoranza, precisano i termini.
«Abbiamo la fortuna di avere le registrazioni che smentiscono il maldestro tentativo del gruppo di minoranza Riscatto Civile di attaccare in modo insensato e strumentale sulla vicenda pagamenti AVR – ha dichiarato l’assessore Caminiti – Come è possibile confutare, ho già relazionato in Consiglio Comunale, anticipando di fatto l’interrogazione prima ancora che i consiglieri la presentassero. Volendo essere, tuttavia, scrupolosi, precisi e puntuali, abbiamo comunque risposto con un documento scritto che è stato protocollato ieri, in tempo rispetto ai tempi previsti. Sarebbe bastato fare due conti. Dal 23 settembre, considerato che il primo giorno non si conta (dies a quo non computatur in termino) la scadenza dei 30 giorni, per dare la risposta, era fissata nel 23 ottobre e non come erroneamente pensavano i riscattatori il 22 ottobre. In ogni caso, è stata protocollata in tempo la risposta dove viene chiarito che: alla data del 30/08/2019 il Comune di Villa San Giovanni non ha alcun debito scaduto; la cessione del credito riguarda le fatture emesse dal 23/02/2018 fino al 07/08/2019. In riferimento alla cessione del credito si precisa che il Comune pur dovendo iniziare a pagare dal mese di Dicembre 2019, ha provveduto già a versare n. 3 rate anticipando le scadenze proprio al fine di venire incontro alle esigenze dei dipendenti dell’AVR; alla data del 30/08/2019 non ci sono fatture scadute e non pagate; AVR fattura mensilmente Euro 73.753,08 per la raccolta differenziata ed Euro 27.429,00 per lo spazzamento; il Comune di Villa San Giovanni ha incassato, a titolo di TARI, per il 2017 Euro 1.530,477,64, per il 2018 Euro 1.610.277,77 ed ha previsto di incassare per il 2019 Euro 2.027.957,48. Si precisa che tal dati sono stati fomiti nella seduta consiliare del 23/09/2019 e nella seduta della Commissione Bilancio del 24/09/2019 a cui non era presente alcun rappresentante del gruppo “Riscatto civile”. Per ulteriore chiarezza, oggi il debito del Comune è nei confronti di “Banca Sistema” e non di Avr per effetto della cessione del credito che, di fatto posticipa la scadenza delle fatture».
Senza giri di parole anche il primo cittadino ha bacchettato il gruppo di opposizione che «Con un atteggiamento politicamente infantile hanno atteso che secondo loro scadesse il termine dei 30 giorni per far subito il comunicato. Ed invece la risposta alle interrogazioni è arrivata chiara, precisa e tempestiva, nonostante si trattasse di argomenti trattati diffusamente in tutte le sedi istituzionali e sugli organi di stampa. Ma l’opposizione targata “Riscatto Civile” ha sempre voglia di mostrarsi come “il primo della classe”. Ricordiamo che per essere i primi della classe si deve studiare ed apprendere. Prima la mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio senza il numero minimo di firmatari, presentata da 8 consiglieri anziché 9, ora l’errore evidente e non scusabile sul computo dei termini. Insomma – ha concluso il sindaco Siclari – il Gruppo Riscatto Civile nato per contare di più e per far scontare un’opposizione più dura all’amministrazione Siclari, dimostra giorno dopo giorno, di non sapere “contare” e di scontare la poca preparazione politica, lo scarso senso delle istituzioni. L’unico dato certo, a distanza di due anni e mezzo dalle elezioni, è che gli esponenti di Riscatto Civile, ex micariani, ex forzisti, ex nicoliani e sicuramente ora ex centrodestra, (o per le regionali, a convenienza, si riscopriranno centrodestra) sono tuttora in cerca di un’identità politica che stenta ad arrivare per i requisiti di base per fare politica. Senza rispetto, educazione, umiltà e garbo e, invece, con prepotenza, presunzione ed arroganza si fomenta solo e soltanto una politica fatta di criminalizzazione dell’avversario, di arrivismo, di offese e di calunnie, un modo di fare politica che non serve ai cittadini ed all’interesse pubblico. Uno dei successi politici dell’amministrazione Siclari è stato proprio quello di allontanare chi, come i riscattatori, fa cattiva politica ed alimenta il sentimento di l’antipolitica diffusa».
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