VILLA. Il “Palloncino” della legalità abbandonato a se stesso tra discariche e infiltrazioni d’acqua

22 Novembre 2019
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VILLA SAN GIOVANNI – A otto anni dalla presentazione del progetto “Io gioco legale” il “Palloncino”, meglio conosciuto come campo polivalente, continua a essere solo un grande “oggetto di desiderio” per lo sport villese e per l’associazione Interesse Pubblico che aveva partecipato al Pon Legalità in partenariato con l’allora amministrazione La Valle beneficiaria del finanziamento per la realizzazione dell’opera. Un’opera abbastanza semplice da portare a termine se solo non fosse stata ripetutamente bloccata da un iter burocratico macchinoso e contrassegnato forse da qualche disattenzione che  ha inciso sul perenne rischio della perdita dei fondi, rischio che infatti si è materializzato più di una volta con tutto il successivo da farsi per il recupero delle risorse. Quando le cose sembravano andare per il meglio, con il “Palloncino” che finalmente aveva preso forma lasciando presagire l’imminente conclusione dei lavori (come da precedente annuncio dell’amministrazione Siclari), ecco che il cantiere si ferma un’altra volta. Proprio sul più bello, dunque. La pavimentazione della struttura al momento sembra un miraggio. Non è chiaro il perché di questo nuovo stop. In occasione della presentazione della vicina Accademia del Tennis, a fine settembre, l’amministrazione comunale si era limitata a spiegare che i lavori sarebbero ricominciati presto non entrando nel merito della questione. Da allora sono passati quasi due mesi ma di interventi in corso non c’è traccia. Il “Palloncino” appare abbandonato a se stesso, minacciato da infiltrazioni d’acqua e  circondato da una discarica di materiale edilizio di risulta. Quasi dieci anni per un campo polivalente che, però, non è ancora pronto e chissà, a questo punto, quando lo sarà. L’auspicio è che sia presto, e che si metta la parola fine a questa vicenda semplicemente assurda. Una vicenda da cui solo lo sport villese e Interesse Pubblico meritano di uscire vincitori, inaugurando appunto la struttura. Burocrati, amministratori e poi la ditta esecutrice, dal 2011 a oggi, hanno contribuito loro malgrado a rendere la costruzione del “Palloncino” un’odissea. Che, purtroppo, non è ancora finita. (Francesca Meduri)

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