Fermento Europeo al Comune di Sant’Alessio in Aspromonte: sono stati presenti la scorsa settimana delegazioni di professori e rappresentanti della pubblica amministrazione provenienti da Grecia (Rodi), Romania (Arad), Serbia (Ruma) e Turchia (Tarsus) per l’avvio del progetto transnazionale “Policies for Roma Inclusive Dimension in Europe” nel quale il Comune di Sant’Alessio è partner italiano.
Il progetto è un Partenariato Strategico KA2 Erasmus+ di Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche che promuove la cooperazione tra autorità pubbliche e scolastiche a livello locale/regionale, scuole e altri soggetti del territorio. Si tratta di un progetto di cooperazione transnazionale di larga scala che offre l’opportunità alle organizzazioni attive nei settori istruzione e gioventù, a enti pubblici, organizzazioni della società civile di cooperare al fine di attuare e trasferire pratiche innovative a livello locale, regionale, nazionale ed europeo; modernizzare e rafforzare i sistemi di istruzione; sostenere effetti positivi e di lunga durata sugli organismi partecipanti, sui sistemi e sugli individui direttamente coinvolti.
Ideato e scritto dal reggino Massimiliano Strati, il progetto studia la situazione di inclusione degli studenti Rom nei sistemi scolastici e l’integrazione delle loro famiglie nelle nazioni del consorzio, nonché i problemi che si trovano ad affrontare prendendo in considerazione le esigenze dei singoli ragazzi Rom affrontandole di conseguenza, in stretta collaborazione con le famiglie, incoraggiando una maggiore partecipazione dei genitori.
I partner hanno avviato un’attività di studio che, partendo dalle politiche attuate a livello nazionale e comunitario e confrontando le reciproche esperienze, si impegna a creare e testare, durante i due anni di vita del progetto, un modello inclusivo su misura sui metodi di insegnamento e di apprendimento, inclusi i supporti di apprendimento per studenti in difficoltà e le misure per combattere l’analfabetismo. Il modello mira ad aumentare l’accesso e la qualità dell’istruzione e dell’assistenza degli studenti Rom; ridurre l’abbandono scolastico a tutti i livelli di istruzione, in stretta collaborazione con le loro famiglie.
Attraverso convegni e seminari tematici e tramite attività di analisi del folklore, miti, riti e tradizioni della comunità Rom, il progetto promuove e facilita interventi educativi, anche di carattere sperimentale, con l’obiettivo principale di contribuire all’attiva rivitalizzazione culturale e sociale della comunità Rom, combattendo i pregiudizi verso le minoranze ed evitando l’emarginazione sociale.
L’intento del progetto, afferma il sindaco Calabrò, è quello di delineare delle linee guida per un percorso innovativo, che ribalti i canoni di una interlocuzione a volte complicata tra Rom e non Rom e tra Rom ed istituzioni del nostro Paese e dei paesi partecipanti al consorzio: un cambiamento innanzitutto culturale, capillare, costante, diffuso, che coinvolga in prima persona le comunità Rom a partire dai giovani, forza molte volte inesplorata, a sua volta fonte di criticità ma anche di una grande potenzialità inespressa.
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