VILLA SAN GIOVANNI – Si difende a spada tratta la consigliera del Pd Lina Vilardi, il cui nome e quelli del figlio e del marito (quest’ultimo, Rocco Messina, geometra in forza al Comune, è indagato e sospeso dall’esercizio della pubblica funzione per 12 mesi) – compaiono assiduamente nelle carte dell’inchiesta “Cenide”. A margine della conferenza stampa di ieri sera, prima dell’inizio del consiglio comunale andato poi deserto, la collega di gruppo di Antonio Salvatore Ciccone ha tenuto a precisare in merito ai recenti fatti, apparendo molto provata ma al tempo stessa determinata a fare chiarezza. Di seguito il suo intervento completo:
Date le ultime notizie stampa che mi riguardano, tengo a precisare quanto segue.
Ed è una precisazione che non riguarda il merito delle indagini e delle inchieste che hanno travolto l’amministrazione Siclari – nelle quali, come emerge dagli atti fin qui emanati, non sono formalmente coinvolta – ma è una precisazione politica che tende, ancora una volta, a rappresentare a voi tutti e alla Cittadinanza il senso, gli scopi e le finalità del mio recente impegno amministrativo interamente vissuto all’interno del Circolo del Partito Democratico di Villa San Giovanni.
Ecco, quindi, alcuni punti per me essenziali:
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La vicenda amministrativa e contrattuale del Piazzale Anas, la censura agli atti “in solitaria” posti in essere dal Sindaco, hanno visto nel Partito democratico l’attore principale delle contestazioni e della proposta di soluzioni alternative. Io ho approvato e sottoscritto con convinzione tutti i documenti prodotti in Consiglio e i comunicati inoltrati alla stampa. Ho seguito la trasmissione degli stessi atti in Prefettura e ho partecipato attivamente all’ incontro, tenutosi il 21/11/2019, con i funzionari prefettizi, assieme al Capogruppo Salvatore Ciccone, al Commissario Metropolitano PD Giovanni Puccio, al Portavoce del Circolo PD di Villa Enzo Musolino. Incontro che, tra l’altro, ha avuto ad oggetto proprio la nostra posizione critica documentata su tutta la vicenda Concessione/Sub Concessione.
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Sul tema Piazzale Anas – e ci sono i verbali di Consiglio Comunale a dimostrarlo – nessun mio voto, nessuna mia scelta, nessuna astensione è mai avvenuta in contrasto con il mio Gruppo, rispetto al quale non sussiste alcun distinguo ma unità nella rappresentazione della posizione fortemente critica manifestata dal Partito. Si richiama integralmente il contenuto della delibera del c.c. dell’11/09/2018
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Mio figlio non ha mai lavorato per la Caronte! Ha solo svolto un colloquio di lavoro
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Questi punti, questi chiarimenti, ne sono certa, contribuiranno a spiegare la mia estraneità ad una vicenda giudiziale che rattrista tutta Villa per le gravi ricadute sui soggetti coinvolti, rispetto ai quali non si può che invocare, al momento, il sacro principio della presunzione di innocenza.
Questi chiarimenti, inoltre, hanno il senso di tutelare – nella verità e con il sostegno dei documenti prodotti e delle scelte politiche manifestate – la mia onorabilità, la dignità del mio impegno politico per la Collettività che, in tal modo, sottraggo al tritacarne mediatico, il quale – in assenza della compiuta e corretta informazione – rischia di umiliare e distruggere le vite e la storia di famiglie – come quella a cui appartengo – normali e perbene.
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