SCILLA – Torna a bacchettare la triade commissariale che gestisce il Comune l’ex sindaco Pasqualino Ciccone, che continua ad essere decisamente molto provato dallo scioglimento del “suo” consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata. Candidabile alle prossime elezioni amministrative, perché così ha deciso la Giustizia, Ciccone sembra pronto per un’altra campagna elettorale e non nasconde il proprio rammarico per l’attuale situazione della cittadina scillese. Le ultime mareggiate hanno lasciato il segno, e non solo quelle. Vige un quadro generale certamente non degno di un paese a vocazione turistica qual è Scilla. Tant’è che Ciccone, sulla pagina Facebook ufficiale della sua ex amministrazione, sente il dovere di tracciare un bilancio delle cose che non vanno. Di seguito, ecco il suo intervento:
Oggettività per oggettività.
Con la fine del vecchio anno e l’inizio del nuovo è tempo di bilanci oggettivi, anche per il nostro amato Paese.
Mi guardo attorno e vedo una via marina desolata, sporca, lasciata addirittura priva di illuminazione per diversi giorni, panchine rotte e abbandonate in mezzo alla strada nella più totale incuria, calcinacci caduti dalla galleria sotto il castello semplicemente accatastati da una parte.
Sento i genitori che si preparano alla ripresa della scuola dopo le festività natalizie costretti a fare i conti con una scuola lasciata, illecitamente, priva di tutti i servizi: manca l’acqua, non funzionano i riscaldamenti, non c’è ancora il servizio mensa, non funziona nulla; genitori che non sanno se mandare i propri figli a scuola per garantirgli l’istruzione ma senza sicurezza di igiene e salute oppure tenerli a casa al caldo, ma con danno per la loro istruzione.
Vedo che a Favazzina nulla è stato fatto per sistemare i danni provocati dalla mareggiata, nemmeno il minimo, come pulire la piazza.
C’è l’assenza totale di chi è tenuto a gestire il Paese.
Assenza anche fisica; se oggi un cittadino volesse parlare con i commissari, su tre di loro chi troverebbe? Nessuno!
E allora c’è giustificazione alcuna per lo stato di abbandono in cui versa il Paese?
Oggi anche la Gazzetta del Sud parla del disastro in cui versa la via marina dove non si può né passeggiare né transitate agevolmente con le macchine e riporta la notizia che secondo voci trapelate dal comune i problemi sarebbero irrisolti a causa di ristrettezze economiche.
Ma la commissione straordinaria, che viene nominata e poi prorogata, come dice testualmente la legge, proprio per “assicurare il regolare funzionamento dei servizi” , lo sa che se riscontra problemi economici, la legge dà loro la possibilità di fare un piano di risanamento ed il ministero dell’interno anticipa subito un importo ai comuni sciolti per mafia? Lo sanno che possono richiedere anche anticipazioni di liquidità?
Ovviamente parliamo di un piano di risanamento finanziario per garantire il regolare funzionamento dei servizi, ma questa è fantascienza per chi non riesce nemmeno a togliere la sabbia portata da una mareggiata! E se invece i finanziamenti sono stati chiesti e ottenuti per cosa sono stati spesi, che cosa hanno risanato visto che non si riesce nemmeno a togliere la sabbia portata dal mare e a garantire i servizi minimi alla scuola?
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