VILLA SAN GIOVANNI – Dimissioni, senza se e senza ma. A rilanciare l’invito alla coalizione di governo è la minoranza consiliare di Villa San Giovanni, nello specifico il gruppo “Impegno in Comune” di Cristian (capogruppo) e Mimmo Aragona. Ma stavolta l’opposizione va oltre e annuncia, senza possibilità di fraintendimenti, di aver già preparato le proprie dimissioni, tanto da allegarle al comunicato stampa diramato ieri. Il passo successivo sarà portarle al cospetto del prefetto, in occasione dell’incontro con l’intera minoranza fissato per il 21 gennaio. L’auspicio di Aragona e dei colleghi è che la maggioranza comprenda che così non è possibile andare avanti, semplicemente perché la stessa non ha i numeri per farlo.
Non ha dubbi la minoranza: con l’inchiesta “Cenide” e la conseguente sospensione del sindaco Siclari è stato scritto l’ultimo capitolo di un’esperienza politico-amministrativa tormentata dall’inizio a oggi, inevitabilmente segnata dal “cambio di casacca” dei consiglieri micariani e dalla derivata necessità di dover fare “quadrare i numeri”. Dal canto suo, la maggioranza barcolla ma non molla, mostrandosi impassibile di fronte all’impossibilità di deliberare nella massima assemblea villese.
Da qui una paralisi consiliare decisamente imbarazzante, di pari passo con quella che sta colpendo tutta la città. Aragona descrive un quadro che ormai tutti conoscono, ma che qualcuno continua a ignorare: «Scorre il tempo su Villa San Giovanni, senza che nessuno degli amministratori eletti per la maggioranza, che avrebbe dovuto governare la città, si renda conto di quale sia lo stato di degrado in cui versa la città; sporca, con la raccolta dei rifiuti che va avanti a singhiozzo e micro discariche ovunque; alla mercè degli incivili che occupano strade e spazi pubblici senza alcun controllo; con l’ufficio tecnico praticamente quasi demolito; senza uno straccio di programmazione politico- finanziaria mirata ad affrontare le gravi condizioni del bilancio, la carenza dei servizi, a promuovere una visione della città aperta al futuro».
Continua Aragona: «Per il prossimo 21/01/2020 a seguito della richiesta di audizione, Sua Ecc.za il Sig.re Prefetto di Reggio Calabria ha fissato incontro con i consiglieri di minoranza. A tale appuntamento ci presenteremo con le dimissioni scritte in tasca pronti a formalizzare ogni atto necessario. Non intendiamo ripetere all’infinito quanto già abbiamo sostenuto in questi due anni, quasi tre, di legislatura, portando in discussione ed all’attenzione del Consiglio Comunale tematiche importanti quali la gestione dei rifiuti, il servizio idrico, le tariffe per l’attraversamento sullo stretto, le opere del fu Accordo di Programma e Decreto Emergenza, la riscossione dei tributi etc.».
E conclude: «In questo momento difficile per la città, senza volersi riferire ad altre questioni personali per rispetto proprio verso le persone fisiche e le famiglie, riteniamo doveroso lanciare un segnale che sia recepito quale invito e richiesta di riflessione per i colleghi di maggioranza: noi siamo pronti, le nostre dimissioni sono già scritte, nella speranza di sollecitare un vostro gesto di responsabilità e ridare libertà di voto alla città». (fra.me)
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