VILLA SAN GIOVANNI – Un duro e dettagliato sfogo quello con cui la Asd Sporting Club Villa interviene in merito al bando pubblico che l’ha vista esclusa dalla possibilità di gestire in concessione la struttura comunale di Cannitello, in cui ha operato per 15 anni. I soci dello Sporting non le mandano a dire e gridano a gran voce che: «L’esclusione della Sporting Club Villa è per noi illegittima per come evidenziato dalla fase documentale della procedura e per ciò che è risultato dai verbali della commissione giudicante, consapevoli, purtroppo, del fatto che i sistemi ed i criteri adottati si sono rivelati non imparziali (es.le buste andavano aperte in sede pubblica e non riservata). Peraltro, occorre precisare che l’esclusione avrebbe dovuto riguardare anche la dichiarata associazione aggiudicataria quale vincitrice, considerati i seguenti motivi: La domanda tecnica presentata conteneva anomalie tecniche esecutive, che riguardano l’appropriazione, ingiustificabile ed ingiustificata, di porzioni di terreni di proprietà privata. L’esame perciò di tale proposta tecnica fatta tra l’altro da una commissione con un componente dell’Ufficio Tecnico doveva essere esaminata a dovere, senza alcuna possibilità di errore». Continua, ancora, l’Asd Sporting Club Villa: «L’esame, poi, della proposta contenente il bilancio sociale, volto a dimostrare la solidità e l’efficacia dell’azione economica della ASD Xenium, non conteneva né la previsione di un affitto dovuto per la concessione della struttura, né conteneva la spesa espressa dichiarata con l’Ufficio Tecnico Comunale, e parte integrante dell’offerta economica. Non conteneva indicazione di spese di utenze di alcun genere. Ma ancor di più attenzionabile e gravoso, per l’esame dello stesso documento, una voce di ricavo prevedeva di poter ricevere dal comune ben 10mila euro».
Ebbene, a detta dell’Asd Sporting Villa, è successo che: «Tutte queste voci, oggetto di attribuzione punteggio, hanno incredibilmente determinato un punteggio massimo all’aggiudicataria. Perlopiù inoltre la suddetta società forniva dati inveritieri sul numero dei suoi iscritti, portando a conoscenza della Amministrazione un numero di 187 iscritti, mentre, per come chiarisce il CONI, i dati ufficiali parlano di 21 agonisti e soci praticanti 0. La commissione, molto attenta ad esaminare le carte delle ASD escluse, ha pensato bene di non esprimersi su tali aspetti, di rilievo, della proposta del vincitore. Ma v’è di più… il bando parla di struttura con campi da tennis e struttura coperta e avendo nel bando riportato dalla amministrazione la clausola a punteggio “compatibilità dell’impianto con attività sportiva esercitata”, la suddetta società non ha un’iscrizione Coni (come raffigurato in anagrafica CONI) relativa all’esercizio di attività riguardante il tennis, né nessuna pratica sportiva proposta dalla stessa che riguardi Basket, Ginnastica, quindi Tennis, e altre attività espresse».
Prosegue l’Asd Sporting Club Villa: «Come paradossalmente la volontà di esercitare attività commerciali non previste per legge da Asd senza finalità di lucro, perché non può esserci utile! Incredibilmente, però, su tali vicende la Commissione attribuiva punteggi illegittimi agli aggiudicatari. Il CONI ed il DPR terzo settore sono chiari a riguardo: è illegittimo far praticare attività sportive non inserite nel registro CONI. Per questi come altri elementi pregiudicativi confidiamo, prima o poi, di avere giustizia in un’aula giudiziaria affinché sia fatta luce su una vicenda che perdura da più di 15 anni
e che ci ritrova nel presente stremati e privi di ogni speranza pur avendo cercato sempre un dialogo con l’ente comunale, con la volontà di proseguire nelle nostre passioni sportive, rendendo un servizio alla cittadinanza villese».
E conclude: «Ma purtroppo, ci si è scontrati con l’ostruzionismo e l’accanimento, apparentemente inspiegabile, nei nostri confronti, da parte dell’ente comunale e delle figure dirigenziali, tecniche, amministrative e legali. Ad oggi increduli per tutto quello che riteniamo ingiustificabile, ci scusiamo con tutte quelle persone, i soci, il mondo cattolico, che ci hanno sempre sostenuto e spronato nel dimostrare le nostre capacità. Pertanto, oggi, siamo costretti ad arrenderci e diciamo a questa amministrazione ed ai propri dirigenti: ci arrendiamo al vostro potere, ma vigerà in noi la volontà di essere sempre onesti e di vivere a testa alta, fieri del lavoro fatto!!!».
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