di Astrid Facciolà
Quest’anno il primo febbraio è stato un giorno importante per Scilla essendosi svolti i festeggiamenti per il 50esimo anniversario dell’ultima riapertura della Chiesa Matrice. Una ricorrenza che ha riunito la comunità per ricordare la storia di una delle chiese più antiche della perla della Costa Viola. La si ricorda quando è stata la chiesa cattolica del convento di San Pancrazio situato sulla rocca del castello, durante i primi secoli del cristianesimo. Una chiesa distrutta da ben 4 terremoti e rasa al suolo da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale per essere ricostruita ogni volta con impegno e devozione.
Ad iniziare il triduo in onore a questa ricorrenza è stato l’incontro biblico – teologico a cura del diacono Giovanni Bellantoni, giovedì 30 gennaio, nella stessa chiesa Matrice per riassumere al meglio un argomento impegnativo, come ha spiegato Bellantoni: “L‘importanza del luogo dove l’uomo incontra Dio e la sua Sacralità”. La Chiesa, chiamata anche “Casa della Preghiera” è il luogo in cui l’uomo prega Dio e dove è mantenuta e tramandata la parola di Dio”.
Sempre nella stessa Chiesa Matrice, venerdì 31 gennaio, un incontro storico artistico a cura del Canonico Domenico Marturano, impegnatosi per fare ricostruire la chiesa come la conosciamo oggi, e l’architetto Filippo Barbaro. Incontro che ha avuto inizio con il benvenuto da parte di Giovanni Panuccio per poi dare spazio alla spiegazione di Marturano riguardo i dipinti sui muri della Chiesa Matrice che esprimono “il progetto di Dio per la salvezza dell’uomo”. L’architetto Barbaro ha parlato dell’aspetto strutturale, architettonico e di sicurezza della chiesa. Durante il suo discorso ha precisato che “il progetto per la costruzione nasce dalle conoscenze architettoniche che sono state presenti nelle costruzioni del passato”. Inoltre è stato presentato il progetto in corso per completare la chiesa con la facciata in stile romanico.
Il grande giorno di festa è stato sabato primo febbraio con la processione della Madonna Immacolata per il quartiere di Chianalea, accompagnata dal Complesso Bandisco “Clemente Scarano” città di Scilla. Significativa è stata la sosta presso il porto, momento in cui il parroco Don Francesco Cuzzocrea ha rivolto ai giovani presenti delle forti parole di incoraggiamento. Dopo la processione è stato il momento della messa presieduta dal monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, che anche questa ha ricevuto il saluto di benvenuto da benvenuto un emozionatissimo Giovanni Panuccio.
I festeggiamenti si sono conclusi nel salone parrocchiale con il taglio della torta, sempre all’insegna delle emozioni e dell’entusiasmo e nella speranza di un’altra grande festa tra 50 anni.
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