VILLA SAN GIOVANNI – «Una convocazione comunale aperta alla cittadinanza, dopo un silenzio tombale sulla risoluzione delle problematiche che sono all’ordine del giorno della medesima seduta. Questo è davvero inaccettabile e fa riflettere sulla strategia che si vuole adottare». Punta il dito contro la maggioranza Milena Gioè, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. «Se pensano – prosegue in un comunicato – che con questa convocazione, rivolta anche a soggetti che nulla hanno a che fare con la loro incapacità di gestire l’emergenza, possano mettere in difficoltà il M5S, si sbagliano di grosso. I cittadini ormai sanno chi è causa dei loro mali». «Ricordiamo che dal 2018 quando – rammenta Gioè – è stata votata in Consiglio la situazione di emergenza erosione, non votata dal M5S, perché avevamo già chiara la solita presa in giro ai cittadini, e dopo un consiglio comunale aperto risalente ad un anno fa, dove il M5S dava suggerimenti sul modo di procedere per il ripascimento, nulla è stato portato avanti dalla attuale ex maggioranza. Ripeto, nulla. E ora ci si sveglia pensando di convocare contemporaneamente il mondo intero per risolvere il problema?». «Gli abitanti – rincara la dose la pentastellata – si aspettano fatti e non più chiacchiere. Ciò che stupisce, è ancora questa perseveranza. Alla luce dell’insediamento della Commissione antimafia non si può continuare a far finta di nulla. Il M5S è pronto a far prevalere gli interessi dei cittadini, quelli che aspettano di vedere la normalità delle cose, quelli che sperano di poter dare un futuro ai propri figli senza vederli andar via, quelli che credono ancora nella legalità e nell’onestà». «Anche per la questione delle srb, tema inserito nell’ordine del giorno, – conclude Gioè – si chiede di sapere come mai non si è provveduto a creare il catasto degli impianti, chiesto con forza dalla minoranza prima dell’inutile creazione della commissione di valutazione. Sul punto non vi è stata vigilanza sull’operato dei gestori, sull’osservanza del regolamento comunale, più volte chiesto. Tutto un gioco sulla pelle dei residenti. Se andiamo poi a vedere altre incompiute è d’obbligo parlare di scuole. Anche toccando questo tasto, coloro che non vogliono abbandonare la postazione, dimettendosi, come atto di amore verso la Città , dovrebbero solo tacere».
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