VILLA. Micari resuscita la maggioranza, rabbia Pd: «L’unità delle destre che gioca col destino della città»

29 Febbraio 2020
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Enzo Musolino, portavoce Pd Villa

VILLA SAN GIOVANNI – «La “stampella” di Micari resuscita Siclari. Ecco l’unità delle destre villesi che gioca col destino della città». Va giù duro Enzo Musolino, portavoce del circolo del Partito democratico di Villa San Giovanni, nel commentare le dimissioni dei consiglieri micariani di “Riscatto Civile” e la conseguenza di questa loro scelta, ovvero una maggioranza che riacquista potere deliberativo e recupera “pezzi” grazie alle prossime surroghe che vedranno entrare nella massima assise cittadina i primi tre non eletti della lista “LeAli per Villa” (Barbalace, Facciolo, Bellantone), dove gli stessi micariani erano stati eletti per poi rompere con la coalizione siclariana e passare all’opposizione. 

«Negli ultimi giorni – fa presente Musolino – il gruppo consiliare PD, affiancato dal coordinamento di Circolo villese, ha messo in atto tutta una serie di iniziative e incontri per pervenire ad una posizione unitaria delle opposizioni relativa al Consiglio Comunale indetto, in prima seduta, giovedì 27 febbraio. A fronte della posizione forte e decisa dei consiglieri Dem Ciccone e Vilardi, e dei consiglieri Aragona (Impegno Comune) e Gioe’ (Movimento 5 Stelle), tesa a stigmatizzare – con la mancata partecipazione – l’uso strumentale della convocazione consiliare, operata, da ciò che resta della ex maggioranza Siclari, per diluire le proprie responsabilità e inefficienze amministrative in tema di erosione e di antenne telefonia mobile, a fronte di tutto questo, quindi, i sedicenti “micariani” Sofi, Labate e Ciccarello (Riscatto Civile) si sono sottratti dall’azione comune di opposizione, hanno cessato di rappresentare una vera posizione critica verso l’Amministrazione, hanno deciso di correre in aiuto di tutto questo sistema che sta crollando, offrendo un assurdo sostegno».
«Riscatto Civile, infatti, – prosegue Musolino – partecipando al Consiglio e fornendo il numero legale, votando a favore del “vuoto politico” dei siclariani,
ha consentito la proficuità delle deliberazioni, senza segnare davvero discontinuità rispetto a questo assetto amministrativo e senza opporre critiche dure a questo modus operandi, resuscitando – per poco, si spera – una gestione della Cosa Pubblica già condannata dall’inefficienza manifesta, prima che dai problemi giudiziari. L’unica opposizione in campo, quindi, non partecipando al Consiglio/Farsa non ha ceduto alle provocazioni di chi, sulle spalle dei villesi, fa finta di affrontate problemi che per anni sono stati colpevolmente dimenticati, al solo fine – oggi – di confondere le acque e di ricostituire la parvenza di un’amministrazione inesistente».
Amministrazione da bocciare in toto, a detta di Musolino: «Si doveva e si poteva intervenire con i poteri di Giunta su erosione e antenne telefonia, grazie anche al lavoro fatto dalle opposizioni, grazie alla responsabilità dimostrata dalle forze politiche di minoranza e espressa nei voti consiliari. Così non è stato, però, e ci si è persi nel rincorrere problemi personali e emergenze. Ed oggi, con una città disastrata e fiaccata dall’ostinazione di chi non sa passare la mano dopo mille disastri, Riscatto Civile, i passati “secessionisti” o presunti tali, tornano a dare una mano a ciò che resta della ex maggioranza Siclari, offrono una “stampella” a ciò che irrimediabilmente crolla, sostengono pervicacemente il fallimento in atto.
Alla faccia – ammonisce Musolino – della coerenza politica, delle prese di posizione e di critica, della affermata “differenza”. Tutto torna, quindi, tutto si ricompone… segno di un Potere che non vuole mollare le Istituzioni, che non vuole restituire ai villesi il diritto di autodeterminarsi con il voto libero. Segno di paura e non di forza! E, da ultimo, la pantomima, la farsa delle dimissioni dei “micariani” che, attraverso il meccanismo delle surroghe, darà ancora fiato a questa Amministrazione zoppa e nasconderà, nella fuga fuori dal Consiglio, le grandi responsabilità di chi ha fin qui giocato con il destino di Villa». 
Il portavoce del Pd è un fiume in piena e conclude: «E’ bene, infine, ricordarlo: la mancata gestione dell’ erosione costiera, la giungla delle antenne di telefonia, sono gli effetti di un’Amministrazione distratta, concentrata sulle proprie vicende personali, incapace di atti responsabili ed urgenti. E ora, questa stessa ex Maggioranza Siclari, è alla ricerca non di veri rimedi ma dell’occasione di uno “scarica barile” generale: strumentalizzando il Consiglio, appostando “trappole” per gli allocchi, si vuole sciogliere ogni colpa, diluire un’incapacità che, in vero, è tutta in capo a Sindaco, F.F. e Assessori. A Villa non esiste più un’Istituzione comunale operativa ma solo ciò che rimane di un Potere che è stato bravo a vincere ma non a convincere! Ed allora: tutti a casa! Dimissioni di tutti i consiglieri! L’opposizione democratica lo chiede da tempo. Ma, purtroppo, c’è chi resiste nel chiuso del Bunker, in attesa di aiuti e sostegno da parte dei sodali di sempre». 

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