VILLA SAN GIOVANNI – Il Circolo Fratelli d’Italia “Area dello Stretto” di Villa San Giovanni replica alle recenti uscite del Partito democratico in merito alla situazione politico-amministrativa villese e, in particolare, al nuovo corso che la maggioranza Siclari-Richichi si accinge a intraprendere grazie alle dimissioni dei consiglieri di “Riscatto Civile” e alla probabile surroga degli stessi consiglieri con i non eletti della lista “LeAli per Villa”.
«Il Circolo Villese di Fratelli d’Italia – inizia il comunicato dei meloniani – non può e non vuole stare in silenzio rispetto alle offensive dichiarazioni del Partito Democratico che, nella frenesia del post consiglio e non solo, ha attaccato l’intero sistema politico villese ovviamente lato centro destra, come se chi da anni è fonte probabilmente di una opposizione sterile ed infruttuosa, voglia oggi trovare altri colpevoli, addirittura in chi non è mai stato in questo Consiglio Comunale.
Il “buon” Partito Democratico villese, che di Democratico ha probabilmente solo il nome, è arrivato ad un record storico, negativo ovviamente, ovvero quello di riuscire ad offendere un soggetto politico iscritto al partito della Meloni ancor prima che lo stesso decidesse se iniziare la sua attività politica in Consiglio Comunale. Tutto ciò forse per coprire l’ennesima decisione sbagliata, ovvero quella di non partecipare ai lavori consiliari del 27 febbraio, nonostante gli importanti temi portati e richiesti dalla Città, prima ancora che dalla politica. Infatti a solo pochi giorni di distanza dall’ultimo Consiglio comunale, il Partito Democratico accusava i consiglieri che avrebbero surrogato i dimissionari del gruppo Riscatto Civile, di essere un “possibile consigliere sulla carta più malleabile” rispetto a quelli dimissionari. Ci sarebbe solo per questo da pretendere le scuse, visto e considerato che tale grave affermazione avveniva ancor prima della notifica all’interessato della convocazione del Consiglio Comunale per l’approvazione delle surroghe ed ancor prima che lo stesso decidesse di entrare o meno in Consiglio».
«La decisione che il candidato alla surroga Fabio Facciolo – prosegue il comunicato – prenderà, prima che politica ha valenza puramente personale ed il circolo villese di FdI sosterrà il commissario cittadino del circolo Facciolo, sia nel caso in cui decidesse di entrare in consiglio sia nel caso contrario, visto il particolare momento politico che la Città sta vivendo. Ma tutto ciò esula da un comportamento assolutamente scorretto del circolo villese del PD che, assieme all’intera minoranza probabilmente vede cadere il proprio disegno politico dopo le dimissioni dei consiglieri del gruppo Riscatto Civile e nel post consiglio attacca tutto e tutti. Certo sarebbe da chiedere troppo agli esponenti del PD nell’ammettere che FdI ha spesso criticato pubblicamente il modus operandi delle scelte politiche avviate dall’attuale Amministrazione Siclari. Infatti la medesima appartenenza politica ai vessilli e principi del centro destra non ha sicuramente condizionato il partito villese della Meloni nell’avanzare proposte e soprattutto critiche in merito alla gestione delle problematiche di diversa natura, dal decreto emergenza ai problemi relativi alla sanità, dalle scuole alla gestione del piazzale ANAS, dalla gestione dei rifiuti e della relativa emergenza alle problematiche ambientali.
Tutto ciò viene, come da incanto, dimenticato dal PD che in modo nervoso e poco riflessivo aggredisce gli avversari politici attuando una vera demonizzazione nei confronti di chi oggi non ha sicuramente alcuna responsabilità politica-gestionale ed amministrativa in merito ai fatti accaduti dal 2017 ad oggi, visto che nessuna condivisione politica si è realmente concretizzata in questi anni.
Ed ancora il Circolo del PD parla di “pupi e pupari”, frase assolutamente inopportuna quanto brutta e pericolosa da ascoltare sempre ed in modo particolare in questo particolare contesto politico. Non ci sembra che la stessa frase assolutamente impropria sia stata utilizzata quando parte dell’attuale
minoranza, quella della lista di Impegno in Comune era in stretto dialogo con la maggioranza Siclari e parlava di accordi per un possibile Governo trasversale che il partito di Fdi ha inteso pubblicamente non sostenere».
«Le dimissioni, sono un vero atto politico e come tale – si avvia verso la conclusione FdI – vanno considerate ed accettate. Dispiace che tutto ciò viene solo oggi strumentalizzato in base al momento politico ed alla convenienza del
Partito Democratico. In altri tempi, vedi quelle del 2009 a danno dell’Amministrazione Melito e quelle “ad orologeria” del 2016, non ci sembra che il PD abbia parlato di dimissioni orchestrate da “pupi e pupari”. Probabilmente quelle di allora il PD li considerava fonte di una “sana strategia politica” per il bene del Paese, come è loro modo solito di dire. Ed allora se si chiede coerenza agli altri bisogna essere depositari di tale principio prima di tutto in casa propria e tutto ciò il PD non lo sta dimostrando, usando strategie differenti quando vince, distruggendo i propri leader a livello comunale, regionale e nazionale e demonizzando l’avversario quanto perde, come in questo caso ultimo. Oggi, qualora Fdi dovesse entrare per la prima volta in Consiglio Comunale, non deve sicuramente dire grazie ad alcuno. Tutto ciò non è fonte di alcuna strategia politica fatta in segrete stanze con alcuno della maggioranza, come scritto dal PD o con i dimissionari di Riscatto Civile ma è solo grazie agli elettori che nel 2017 hanno premiato il candidato Fabio Facciolo, da tempo Commissario del Circolo cittadino di Fdi. Il partito della Meloni si prefigge come unico obiettivo quello di parlare alla gente delle problematiche della Città e delle loro possibili risoluzioni, anche grazie alla collaborazione di tutte le forze sociali e politiche cittadine anche di diversa estrazione politica ma nel rispetto dei ruoli e delle diversità politiche di ognuno di Noi. A tal proposito ci auguriamo che non vadano oltre simili situazioni spiacevoli, frutto sicuramente del “nervosismo” derivante dal grave momento politico che attraversa la Città, nella consapevolezza che la Cittadinanza è stanca delle polemiche e scorribande tra partiti, pretendendo dalla politica quella giusta dialettica che possa essere fonte di confronto e non di scontro continuo ma soprattutto di dialogo per la risoluzione delle annose questioni cittadine».
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