VILLA SAN GIOVANNI – La consigliera comunale del M5S Milena Gioè esprime soddisfazione per come il consigliere Cristian Aragona ha rappresentato il pensiero dell’intera minoranza durante la seduta consiliare di ieri. «Sul punto della convocazione della Commissione consiliare Affari Generali – rimarca la pentastellata – sottolineando l’invalidità della stessa alla luce delle norme regolamentari e statutarie del Consiglio, ma in particolar modo bacchettando il modus operandi di questa maggioranza, rispetto a tematiche di rilievo. Il regolamento per l’utilizzo delle aree demaniali del molo di sottoflutto, viene portato in esame un giorno prima del consiglio comunale, manifestando in ciò, tutta la loro presunzione e superficialità, spingendosi oltre le loro attribuzioni su una materia che non è di competenza comunale. Si tratta infatti di un’area – prosegue Gioè – in cui è prevista la competenza della Capitaneria di porto, che lo è sia per garantire la sicurezza della navigazione sia per tutti gli altri aspetti previsti nel Codice della Navigazione, per l’utilizzo di aree demaniali. In via preliminare, quindi, sul regolamento dovrà essere acquisito il parere della Capitaneria di porto. Ricordiamo, inoltre, che l’opera marittima di cui trattasi è stata realizzata con finanziamento dello Stato c.d. Ordinanza P.C.M. per attraversamento dello Stretto. Quindi Opera di competenza dello Stato. Non del Comune. Il Comune di Villa San Giovanni è subentrato nella gestione dell’Ordinanza di Protezione Civile per la realizzazione del Molo Sottoflutto, necessario all’attraversamento dello Stretto di Messina. Ai sensi di legge non è possibile utilizzare finanziamenti dello Stato per realizzare un porticciolo turistico, quindi far passare la realizzazione del Molo di Sottoflutto, come realizzazione di un porticciolo turistico, finanziato con Ordinanza di Presidenza Consiglio dei Ministri – Dipartimento Protezione Civile, tentando di disciplinarne il funzionamento e stabilendo regole comunali senza aver consultato gli organi competenti, dimostra, ancora una volta, che ignorano la legge. L’analisi del testo regolamentare, nonché le relative criticità e lacune, – conclude Gioè – saranno oggetto di discussione al prossimo consiglio e avremo modo di mettere in evidenza l’ obiettivo di correre ai ripari rispetto ad una gestione poco trasparente del suddetto molo di sottoflutto».
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