Blocco a Villa, il circolo locale di Fdi sposa la “zona rossa” e chiede: «A chi giova tutta questa confusione?»

Il Circolo Villese “Area dello Stretto” di Fratelli d’Italia nell’esaminare la gravissima situazione che si è creata nel Piazzale ANAS di Villa San Giovanni «ritiene doveroso intervenire – recita un comunicato a firma del commissario del circolo e consigliere comunale Fabio Facciolo – considerato che, nonostante i diversi tentativi di mediazione politica, non si è arrivati ad una soluzione definitiva che possa mettere in sicurezza da ulteriori contagi il territorio ed i cittadini villesi e non solo, visto la presenza di tantissime persone provenienti da diverse parti della Provincia, tra pendolari, forze dell’ordine e personale dei vettori pubblici e privati. Quanto generato sta creando solo conflitti istituzionali e ulteriore pericolo. Pertanto è ora di agire tutti assieme ed in modo risolutivo chiedere al Ministro dell’Interno che si faccia carico definitivamente di questa grave situazione ed intervenga per consentire la reale messa in sicurezza del territorio calabrese. Le persone che hanno viaggiato, anche in costanza della nascita di nuovi decreti, subiranno le conseguenze di una denuncia, ai sensi dei decreti messi in campo, ma al tempo stesso questo scempio deve finire. Devono essere i territori siciliani – incalza Facciolo – ad accettare i loro conterranei con l’applicazione dei corretti protocolli sanitari a salvaguardia delle persone che hanno avuto contatti in queste ore e che potrebbero aver messo a rischio la propria salute. E’ corretto far rientrare nei propri territori le persone rimaste su Villa, attuare un blocco concreto delle vie d’accesso alla nostra Città, terminale dell’Europa da e per la Sicilia e ristabilire regole chiare visto che oramai i decreti sono entrati nella loro totale applicazione normativa. Naturalmente tutto ciò deve avvenire, secondo FdI, in totale sicurezza, attraverso l’utilizzo per l’accesso dei mezzi all’area portuale tramite la Via Marinai d’Italia con l’apertura del cancello FS, senza far passare i suddetti veicoli tramite la via più abitata della Città, ovvero il Viale Italia, anche in parziale ossequio dell’ordinanza sindacale emessa dal Sindaco FF D.ssa Richichi a tutela della cittadinanza Villese, così come avviene durante le fasi di emergenza coordinate da S.E. il Prefetto di RC in sinergia con i vettori e con gli altri rappresentanti istituzionali. Allo stesso tempo e visto le situazioni che si sono determinate nelle ultime 48 ore, – aggiunge Facciolo -non possiamo che sostenere la proposta di considerare “zona rossa” la nostra Città avanzata dalle altre forze politiche locali, in considerazione del grave rischio sanitario che stiamo sopportando a causa di una vera impasse, determinata dall’azione del Sindaco De Luca e del Governatore Musumeci che, forse non si sono resi conto che la loro azione amministrativa sta mettendo in serio pericolo la nostra salute e la stessa incolumità dei malcapitati cittadini siciliani che da due giorni sostano nel Piazzale Anas di Villa San Giovanni. Oltre tutto ciò, occorre tenere in debita considerazione il grande spiegamento di mezzi, uomini e risorse impegnate a Villa in questi giorni, che avrebbero tranquillamente potuto garantire la giusta sicurezza su tutto il territorio Calabrese, anche attraverso la predisposizione di presidi di controllo agli svincoli autostradali e nei vari punti di collegamento ferroviari, al fine di “blindare” la Calabria ai sensi e per gli effetti dell’Ordinanza di chiusura della Calabria emanata dalla Governatrice Santelli. Ma – chiede Facciolo – a chi giova tutta questa confusione? Proprio a nessuno, sicuramente non a noi Villesi ed allo stesso tempo ai politici siciliani che stanno dimostrando scarsa sensibilità verso propri conterranei che potrebbero tornare nelle proprie abitazioni ove fare la quarantena in totale sicurezza, così come previsto dai decreti Ministeriale. Chiediamo pertanto al Ministro dell’Interno – termina Facciolo – un segno di presenza nel nostro territorio in modo definitivo per tranquillizzare la nostra comunità che, in ossequio alle normative nazionali, sta rispettando in modo preciso e puntuale le disposizioni governative nel “restare a casa” a salvaguardia della salute di tutti».