Coronavirus, Villa Viva sollecita un piano straordinario per il traghettamento nello Stretto

Nota stampa 𝙘𝙤𝙢𝙞𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙩𝙚𝙧𝙧𝙞𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖𝙡𝙚 𝙑𝙞𝙡𝙡𝙖 𝙑𝙞𝙫𝙖:

𝑶𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒍’𝒆𝒎𝒆𝒓𝒈𝒆𝒏𝒛𝒂, 𝒄𝒐𝒏 𝒔𝒆𝒓𝒊𝒆𝒕𝒂̀, 𝒓𝒆𝒔𝒑𝒐𝒏𝒔𝒂𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂̀ 𝒆 𝒅𝒊𝒂𝒍𝒐𝒈𝒐

L’Italia vive, da quasi un mese ormai, un’emergenza sanitaria senza precedenti nella storia recente. Il momento drammatico che stiamo attraversando avrà un valore storico per le conseguenze sociali ed economiche che porterà a tutto il paese.
Il comitato Villa Viva, come tutto il partito, sente forte la necessità e la responsabilità di stare accanto ai cittadini. Tutta l’Italia è messa a dura prova dal Covid-19, ma il nostro pensiero non può che andare, innanzitutto, ai malati e a chi ha perso i propri cari.
Il nostro ringraziamento va, invece, ai medici, agli infermieri, a tutto il personale sanitario e a tutti i lavoratori che stanno mandando avanti la nazione, garantendole i servizi essenziali.
Ribadiamo l’invito ai cittadini a rispettare scrupolosamente le direttive e le restrizioni imposte dal governo e dalle istituzioni locali per contenere il contagio: sono misure necessariamente severe, che limitano la nostra libertà, ma possono far riemergere i valori fondamentali del nostro vivere civile.
Anche la nostra cittadina soffre con l’Italia intera: va detto che la gran parte dei villesi sta dando prova di maturità e responsabilità, sia nel rispettare le limitazioni alla circolazione sia nel perseverare nella solidarietà e nella cura di chi è più bisognoso e solo.
Nelle ultime ore, però, riemerge il prezzo che Villa paga da sempre per la sua natura di snodo marittimo, ferroviario e stradale essenziale per l’intero territorio nazionale, rincarato stavolta dal rischio di diffusione dell’epidemia: a causa di una serie di inefficienze nel sistema dei controlli, decine di viaggiatori non autorizzati agli spostamenti sono rimasti bloccati nel piazzale Anas, mentre coloro che circolano per garantire i servizi essenziali hanno subito pesanti ritardi, in un contesto di generale scarsità dei collegamenti, vista la drastica diminuzione delle corse da e per la Sicilia, tanto dell’operatore pubblico quanto delle società private.
Non c’è più tempo da perdere: è in gioco la salute di queste persone stremate, fra le quali diversi minori, la serenità delle forze dell’ordine dispiegate e la sicurezza di una comunità cittadina esposta ad un ulteriore pericolo di contagio.
Siamo certi che le istituzioni a tutti i livelli stiano lavorando con dedizione. Tuttavia, quanto accaduto ci porta non solo ad auspicare la soluzione immediata di questa triste vicenda, ma anche a sollecitare l’adozione 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗼 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝗿𝗮𝗴𝗵𝗲𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗦𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮,che assicuri i controlli nella bretella autostradale, fuori dalla città, oltre che il transito normale ai mezzi e alle persone autorizzate, concertato tra l’Autorità portuale e marittima, le società di navigazione, le amministrazioni locali e regionali e le prefetture di Reggio Calabria e Messina.
Solo il coordinamento e il dialogo tra le istituzioni potrà garantire l’ordinato svolgimento dei servizi, presupposto essenziale affinché l’emergenza sanitaria sia contenuta e perché essa non sia occasione per sterili polemiche politiche, delle quali, in questo momento, possiamo certamente fare a meno.