SCILLA – L’emergenza coronavirus ha gettato molte ombre sulle strutture residenziali per anziani: dal Nord al Sud Italia, miriadi di contagiati e morti hanno fatto scattare controlli a tappeto facendo emergere irregolarità varie e carenze igienico-sanitarie. Tuttavia, come consiglia il famoso detto, non si può fare di tutta l’erba un fascio. Esiste un quadro a tinte fosche, ma esistono anche e soprattutto realtà d’eccellenza, positive, sicure. Questo è il caso, ad esempio, della “Casa della Carità” di Scilla, i cui ospiti e dipendenti sono stati protagonisti di un video per lanciare un messaggio di speranza per tutti. «Vogliamo dare semplicemente una testimonianza d’amore verso gli anziani, che in questa pandemia stanno pagando un prezzo altissimo, soprattutto nelle strutture di servizio ed assistenza ai più fragili e bisognosi, i quali necessitano non solo di cure, ma anche di tanto affetto, di una carezza, di un sorriso. Tutti noi, da alcuni mesi, siamo martellati da notizie sulla pandemia da coronavirus. Purtroppo in questa grande tragedia stiamo scoprendo, giorno dopo giorno, che un numero considerevole di morti riguarda persone anziane ospitate in Residenze Sanitarie Assistite e in Case di Riposo»: così vertici della struttura scillese spiegano l’iniziativa. «Queste notizie – continuano dalla “Casa della Carità” – stanno generando grande disorientamento e preoccupazione nella popolazione, in particolare in quelle persone che avrebbero la necessità di essere ricoverate ed assistite in tali strutture. Non tutte sono state toccate, fino al momento, dal Covid-19. Come documentato da tutti gli organi di informazione da diversi giorni, i NAS dei Carabinieri, in modo quotidiano, stanno eseguendo controlli nelle strutture, come è accaduto anche da noi il 5 aprile, domenica delle Palme. Dopo una minuziosa ispezione hanno accertato la conformità della struttura alla normativa vigente, nonché lo stato di benessere delle persone ospitate. Questo risultato è stato possibile grazie alla lungimiranza della Direzione della Casa Protetta “Casa della Carità” di Scilla (RC) che già dal giorno 24 febbraio ha vietato l’ingresso dei parenti in struttura nonché dei fornitori, dotando tutto il personale dei DPI previsti, riducendo del 25% la presenza dei dipendenti in struttura e adottando nel contempo tutte le procedure igienico sanitarie necessarie per tutelare la salute delle persone ospitate e dei dipendenti. Nonostante le molteplici difficoltà di questo periodo – concludono – si è provveduto a mantenere un clima di serenità all’interno della Casa, continuando le attività giornaliere degli ospiti e compensando le mancate visite dei familiari attraverso le videochiamate, conservando vivo il rapporto e la fiducia reciproca».
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