VILLA SAN GIOVANNI – Dopo il civico consesso in videoconferenza di ieri è il capogruppo di ‘Impegno in Comune”, l’avv. Cristian Riccardo Aragona, il primo a prendere la parola per commentare la seduta e non solo. E alla maggioranza riserva, ancora, una sonora bocciatura. Mostrandosi collaborativo solo sulla gestione dell’emergenza Covid-19, il gruppo di minoranza composto dai consiglieri Cristian e Gaetano Aragona torna a condannare l’operato della coalizione di governo e rilancia l’allarme sullo stato di salute delle casse comunali.
Aragona esordisce così: «Si è passati, dai consigli comunali con le votazioni infruttuose, a voler usare le parole del presidente del Consiglio comunale Dr. Giustra, di qualche mese addietro, ai consigli comunali “infruttuosi” per le solite scelte assurde della nostra maggioranza. Insomma cambiano i numeri ma la situazione non muta. Sei giorni addietro viene convocato un consiglio comunale arricchito di punti all’ordine del giorno voluti, si presuppone dai richiedenti, che poi sei giorni dopo in consiglio chiedono il rinvio. Ma su questi temi abbiamo già detto nel consiglio del 06/03/2020 ed altro diremo in futuro. Tornando, invece, al consiglio comunale tenutosi poche ore addietro, bastano poche parole. Serviva un consiglio comunale per dare copertura, con l’anticipazione approvata al secondo punto all’ordine del giorno, ai debiti pregressi esistenti con la società AVR. Questa situazione finanziaria dell’ente non può non preoccupare».
E aggiunge: «Se per un verso si può solo sperare, dalle parole dell’assessore Caminiti, che le idee del sottoscritto su un nuovo sistema di gestione dei rifiuti, definite utopistiche dal sindaco (Siclari) nel luglio del 2019, oggi forse siano diventate una possibile soluzione, e la scelta di impegno del compost derivato dalla frazione organica ne è un esempio da integrare con il compostaggio domestico e/o comunale, cosi come quanto suggerito per la raccolta anche della carta, del vetro, della plastica e dell’alluminio, dall’altro incombe sulla vita dell’Ente il peso di scelte del passato, mal gestite ed incompiute (mancano da sempre le isole ecologiche), che oggi determinano una esposizione debitoria, che solo per AVR, tra cessione, debiti esistenti ma invisibili e debiti virtuali supera e di tanto la soglia del 1.000.000,00 di euro. Il tutto ahimè sulle spalle dei cittadini e dei dipendenti della società, privati dei propri stipendi. Con l’anticipazione approvata, entro il 31/12/2020 si dovrà rientrare appunto delle somme assunte in anticipazione pari ad oltre 600.000,00 euro; per la cessione le scadenze di pagamento, salvo ricalcoli, dovrebbero arrivare al 2021/2022; nel contempo vi è da pagare il servizio corrente per altro affidato ad un costo maggiore pari ad oltre 140.000,00 euro mensili. Come detto in consiglio comunale, ribadisco di non essere molto bravo in matematica, ma quanto emerge è preoccupante per la salute finanziaria dell’ente».
Il capogruppo di ‘Impegno in Comune” termina con una serie di interrogativi: «In questo momento dove tutti a gran voce chiediamo aiuto: gli operatori del commercio, le piccole e medio imprese, ma soprattutto le famiglie che non riescono a pagare i tributi e ne chiedono la sospensione se non addirittura l’annullamento, visto il futuro incerto che si prospetta, il nostro Ente, la nostra maggioranza che amministra, anzi non amministra, incrementa la posizione debitoria, con scelte errate. Non voglio fare il totale dei debiti, aspettiamo di vedere le voci di bilancio???? Mi chiedo, però, se contro il Comune chi ritiene di essere leso agisce in giudizio e se ha ragione ottiene giustizia, perché il Comune, a tutela dei cittadini per i disservizi che nel tempo si ripetono, non agisce contro chi è inadempiente? Perché si ripetono sempre le stesse scelte sbagliate? Il sottoscritto ritiene che la politica debba dare una risposta al quesito, ma soprattutto una soluzione ai problemi. Ad oggi l’esito dell’ultimo consiglio comunale ha lasciato il vuoto rispetto alle domande ed ai problemi.Concludo rinnovando al Sindaco f.f. la disponibilità, già manifestata, per la gestione della grave emergenza sanitaria, sociale ed economica che stiamo vivendo tutti, ormai su scala globale dovuta al COVID-19, diversamente per il resto dovendo prendere allo stato ogni opportuna distanza politica da scelte incondivisibili».
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