di FRANCESCA MEDURI
Villa San Giovanni piange la scomparsa del professor Domenico Crimi, docente in pensione, scrittore e giornalista.
Una grave perdita per la città dello Stretto, che oggi si scopre più povera sotto l’aspetto umano e sotto l’aspetto culturale.
Mimmo Crimi se n’è andato proprio nel giorno della Festa del lavoro, il primo maggio, chiudendo la sua esistenza fatta anche e soprattutto di lotte sindacali in difesa dei diritti di tutti i lavoratori.
Una persona, Mimmo Crimi, stimata e conosciuta per garbo, educazione, sensibilità, altruismo, professionalità e preparazione.
Dal mondo sindacale a quello politico, fino all’associazionismo nelle sue molteplici espressioni, tantissime le attività nelle quali ha profuso impegno e dedizione.
Una delle più grandi passioni di Mimmo Crimi, se non la più grande, il giornalismo, l’ha visto impegnato dagli esordi, in Sicilia, sua terra d’origine, fino a qualche tempo fa, come collaboratore di Villaedintorni. Per oltre un ventennio ha raccontato Villa San Giovanni e i comuni limitrofi in qualità di corrispondente de “Il Quotidiano della Calabria” (oggi “Quotidiano del Sud”), occupandosi sin dalla nascita del giornale di fatti di attualità, cronaca, sport e altro ancora. Un corrispondente sempre sul posto, in prima fila per seguire l’evento di turno e poi scrivere per la pubblicazione del giorno dopo. Un giornalista presente, perennemente al servizio del territorio e pronto ad accogliere segnalazioni e istanze sui vari problemi, diventando così portavoce di tanti anni di storia villese. Storia recente e storia passata, anche con il libro “Villa San Giovanni nel mondo del lavoro. Ieri e oggi”, dove il prof. Crimi scrittore e giornalista ha raccolto, realizzando un accurato lavoro di ricerca e approfondimento, informazioni e testimonianze inedite sulle principali attività produttive locali dal dopoguerra in poi.
Adesso spetta alla città di Villa San Giovanni fare tesoro del grande esempio di vita lasciato dal prof. Crimi, il cui impegno socio-culturale merita di essere ricordato e onorato, valorizzando con iniziatiche concrete tematiche a lui care (lavoro, cultura, ambiente).
Buon viaggio, prof.! Mancherai tanto. Non solo a tua moglie Pina, i tuoi figli Vito e Manuela e i tuoi nipotini Domenico e Salvatore, ma a tutta la città di Villa che nel tempo ti ha conosciuto e apprezzato. Mancherai, in particolare, a me e a Giusy Caminiti, collega con la quale mi stringo alla tua famiglia con profondo cordoglio e viva commozione.
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