Far confluire nel piano strategico della Città Metropolitana l’identità aspromontana, tracciando percorsi di valorizzazione e sviluppo per i borghi montani e le eccellenze che costituiscono, nel loro insieme, il Parco dell’Aspromonte.
Il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Leo Autelitano, ha partecipato al tavolo di condivisione promosso dalla Città Metropolitana per la progettazione del documento di pianificazione strategica, svoltosi venerdì ai piani di Zervò, evidenziando, nel suo intervento, la “necessità di attuare politiche condivise mirate all’esaltazione delle differenti comunità del nostro territorio, promuovendo le realtà d’eccellenza che hanno bisogno di sostegno e supporto per proseguire il proprio percorso, attuando nell’immediato quegli interventi fondamentali per lo sviluppo dell’area dell’Aspromonte”.
Secondo il presidente Autelitano “prioritari sono gli interventi relativi all’accessibilità dei centri interni, da effettuare attraverso una infrastrutturazione leggera, sostenibile e non impattante, che consenta di fronteggiare lo spopolamento dei piccoli comuni e al contempo sia nuova occasione per lo sviluppo economico e commerciale delle collettività interessate. Sarebbe auspicabile l’istituzione di una cabina di regia con il compito di guidare le comunità verso un processo di consapevole identificazione nella Città Metropolitana. Le necessità per il nostro territorio sono evidenti e dovrebbero rappresentare il punto fondamentale su cui strutturare il piano strategico attraverso una costruzione dal basso che recepisca idee e priorità fornite dal territorio” ha concluso Leo Autelitano.
Le sollecitazioni del Presidente sono state condivise e raccolte dai partecipanti; dagli interventi che si sono succeduti è infatti emerso come la sistemazione delle tratte viarie sia prioritaria e fondamentale per pianificare ogni futuro sviluppo dell’area Aspromontana.
Al tavolo di condivisione l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte ha inoltre esposto le sue “buone pratiche” in materia di turismo sostenibile, attraverso la pianificazione e la realizzazione delle azioni della Carta Europea del Turismo Sostenibile.
La CETS, infatti, oltre che certificare i progressi compiuti nella filiera del turismo naturalistico, culturale ed enogastronomico del Parco Nazionale dell’Aspromonte, rappresenta un importante strumento metodologico per salvaguardare e valorizzare i caratteri naturali e culturali, e sostenere la continuità di un processo di sviluppo basato sui principi dell’economia ecologica e della conservazione della natura. Una metodologia analitica e strutturale che potrebbe integrare il piano strategico della Città Metropolitana con particolare riferimento alle aree montane e alla valorizzazione del turismo lento e sostenibile che sta acquisendo una rilevante importanza per le aree rurali e montane ricomprese nei Parchi Nazionali, con un crescente numero di visitatori che percorrono a piedi il territorio alla ricerca di “diversità”, “identità” e “autenticità”.
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