VILLA. Processo “Cenide”, Comune parte civile. La giunta procede contro Siclari e gli altri imputati

VILLA SAN GIOVANNI – La giunta comunale guidata dal vicesindaco Maria Grazia Richichi ha deliberato la costituzione di parte civile del Comune nel processo “Cenide”, la cui udienza preliminare è fissata per venerdì 17 luglio presso l’aula bunker di Reggio Calabria. A rappresentare e difendere l’ente sarà, giusta nomina del sindaco facente funzioni, l’avvocato Fernando Scrivano, dell’Avvocatura Civica. «Qualora accertati, i reati contestati agli imputati – scrive l’Avvocatura Civica nella proposta di deliberazione avanzata alla giunta – comporterebbero il diritto del Comune di Villa San Giovanni al risarcimento dei danni subiti, patrimoniali e non patrimoniali, compresi quelli derivanti dalla lesione dell’immagine». Evidente l’imbarazzo di dover procedere contro il sindaco eletto (e sospeso) Giovanni Siclari, imputato assieme a diversi dipendenti del settore tecnico comunale (in primis l’ex responsabile Franco Morabito) e agli ex manager di Caronte&Tourist Antonino Repaci e Calogero Famiani, tanto che nella delibera approvata l’esecutivo villese ha tenuto a puntualizzare: «L’atto di costituzione di parte civile non è sinonimo di condanna dell’operato degli imputati (del sindaco e di tutti gli altri), cui deve essere riconosciuta la presunzione di non colpevolezza tutelata dall’articolo 27 della Costituzione; la costituzione deve intendersi come atto che l’amministrazione ritiene di dover compiere in relazione all’interesse pubblico dell’accertamento della verità e delle eventuali responsabilità». fra.me.