Tutto pronto per la 56^ Traversata dello Stretto: in gara campioni e promesse del nuoto di fondo italiano

31 Luglio 2020
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56^ Traversata dello Stretto: 82 nuotatori si sfidano da Messina a Villa

VILLA SAN GIOVANNI – Tutto pronto per il principale evento sportivo che unisce Calabria e Sicilia nello spirito del nuoto di fondo e che resiste anche alle restrizioni anti Covid: domenica 2 agosto, 82 atleti (tra cui 20 medagliati campioni italiani e 25 nazionali) provenienti da tutto lo Stivale saranno protagonisti della 56esima Traversata dello Stretto (“Trofeo Mimmo Chirico”). Sulla scia dell’immancabile slogan “Non è una gara, è un’emozione”, frase coniata anni fa da un concorrente al termine del percorso a nuoto, l’edizione 2020 della storica gara internazionale di nuoto di fondo è stata presentata nella sala consiliare del Comune di Villa. Col placet della Fin e del Coni è ancora il Centro Nuoto Sub Villa San Giovanni ad organizzare l’evento sul fronte tecnico-sportivo: fondamentale il supporto della Lega Navale Italiana, dell’Ams (Autorità marittima dello Stretto), della Guardia Costiera di Reggio Calabria e Messina e della corporazione Piloti dello Stretto. E poi i patrocini dell’amministrazione comunale di Villa, del Comune di Messina, della Città Metropolitana di Reggio, del Consiglio regionale della Calabria, oltre alla collaborazione di diversi partner. Anche quest’anno grande attesa per il nome dell’atleta che completerà per primo il percorso di quasi 6 km, in un’avvincente sfida con gli altri partecipanti e, soprattutto, con le imponderabili correnti dello Stretto.  La partenza è fissata alle ore 11 da Capo Peloro (Messina), per un tempo di percorrenza di circa 50-60 minuti (almeno per gli atleti più veloci) fino al traguardo (alle 12 circa) sullo sponda calabra dello Stretto (molo di sottoflutto di Villa San Giovanni). I nuotatori potranno contare, come al solito, sui fidati “barcaioli” ma non sul tifo e sull’entusiasmo del pubblico. Premiazione  prevista alle ore 13. f.m.

Le dichiarazioni in conferenza stampa

L’assessore allo sport Pietro Camini ha aperto la conferenza con un’interessante panoramica: “Siamo alla 56esima edizione ed è una gara storica e bellissima. In passato l’ho definita anche mitologica. I nuotatori e gli atleti rappresentano gli eroi della mitologia che vanno ad affrontare lo Stretto. Evento splendido su cui noi ci impegniamo tantissimo affinché vengano riconosciute a livello regionale e nazionale i giusti meriti. Non ha niente di meno di altri eventi nazionali. Per avere quel giusto riconoscimento c’è la necessità che ci siano altre forze in campo per far conoscere ancora di più nel mondo la Traversata dello Stretto.Ci siamo interfacciati molto – rivela – con l’organizzazione. Causa norme Covid non sarà possibile assistere alla Traversata, dunque, cambia molto. Ci sono, però, professionalità in campo per superare gli ostacoli che ci vengono imposti. A causa delle norme anti contagio avremo una partenza diversa a quella che siamo abituati a vedere. Ci sarà la Croce Rossa proprio per i protocolli sanitari. Le forze in campo sono tante per svolgere al meglio la gara”.

Importanti le dichiarazioni presidente del Centro Nuoto Sub Villa Mimmo Pellegrino: “Ringrazio chi collabora con noi, intendo il Centro Nuovo Sub Villa e la Lega navale Villa San Giovanni. Strettissimo legame anche con Legambiente, perché la Traversata ha abbracciato da sempre un’immagine ecologica. Speriamo ci sia presto un vero stretto plastica free. Tra le altre organizzazioni, voglio ringraziare i diportisti villesi, la Blu Team che gareggia, l’Avis di Villa San Giovanni, la famiglia Abruzzini ricordando il genitore e Vela Latina.

Dagli avvenimenti degli ultimi anni, la Traversata emerge come aspetto positivo a 360° gradi. È un esempio di resistenza, stiamo resistendo a tutti. Qualcosa di positivo qua possiamo farlo. Questo grazie all’impegno e la passione di tutti coloro che sono alternati negli anni. La Traversata è intitolata a Mimmo Chirico che è un esempio di tutto questo. Abbiamo interesse personale e particolare: ovvero di far promuovere il territorio e vi garantisco che si può. Possiamo farlo.  Quest’anno con il Covid abbiamo avuto dei grossi problemi. Abbiamo avuto 10 giorni fa l’ok della Fin. Ci siamo mossi in maniera estrema per poter fare la traversata. Spero sia l’augurio di un ritorno alla normalità. Abbiamo anche l’apporto della Croce Rossa Italiana. Non partiremo dalla Chiesa di Torre Faro ma ad ovest di Capo Peloro perché la spiaggia ci garantisce di rispettare i protocolli Fin. Devo ringraziare moltissimo l’autorità marittima, la guardia costiera e i piloti dello stretto. Questi tre enti sono fondamentali per lo svolgimento in sicurezza. È prevista forte corrente discendente, scorrerà a sinistra durante l’attraversamento e a Cannitello gli atleti se la ritroveranno dietro. A Punta Pezzo la corrente allargherà e sarà il punto decisivo. Non mi azzardo a dire un favorito, il livello è davvero molto alto. I primi dovrebbero impiegare una cinquantina di minuti. All’arrivo ci sarà uno spazio chiuso con i volontari Avis che daranno un minimo di ristoro ai nuotatori. Ci tengo a ringraziare anche i Main sponsor Legnami Brizzi e Tonno Sardanelli, hanno creduto saldamente in noi. Presente anche Progetto 5. Per quanto riguarda il territorio, ogni anno facciamo un così detto ‘pacco gara’ agli atleti e quest’anno c’è: una confezione di piparelle di Villa del bar Boccaccio, una stroncatura del Panifico Gioia, una conserva calabrese di Attinà, una bottiglia di vino di Criserà, una scatoletta di tonno di Sardanelli e una specialità ‘anti Covid’ perché non si sa mai il peperoncino calabrese. Abbiamo 5 prodotti locali che si porteranno i nuotatori in tutt’Italia. Ringrazio anche tutti i barcaioli perché rendono la Traversata particolare”.

La parte tecnica, quest’anno più interessante che mai, è stata analizzata tramite statistiche e notevole esperienza da un altro fondamentale pilastro dell’organizzazione, ovvero Bruno Pecora: “Gara particolarissima, abbiamo quest’anno una squadra di nuotatori molto quotata. Ci sono 20 medagliati italiani, circa 100 medaglie italiane, 25 atleti nel giro della nazionale e tra i master abbiamo un campione che ha vinto cinque medaglie in Corea. La mancanza di gare a livello nazionale ha portato in riva allo Stretto tutti gli atleti. Di fatto mi dicono che questo è un campionato italiano per lo spessore tecnico.  82 nuotatori in acqua, di cui due riserve. 66 uomini e 16 donne. Abbiamo un parterre di agonisti molto giovani che sono il futuro del nuoto di fondo italiano come Rosso, Taiani, avremo una gara con nuotatori esperti come Ercoli e Sanzullo ma anche new entry che daranno del filo da torcere. Questa gente ha 1’3’’ di passo gara. In 2 secondi ci sono 20 atleti. 20 secondi possono cambiare le sorti di una gara e già l’anno scorso abbiamo visto qualcosa di simile.Abbiamo dei giovani molto forti che possono essere una sorpresa. La traversata è d’attacco. Vince chi ha più voglia. Quando arrivano al traguardo sono sempre tutti stremati perché vedono tantissima confusione e devono nuotare al massimo. Quest’anno sarà particolare. I primi 500 metri avranno corrente a favore e si giocherà la vittoria nei primi 600 metri e nell’ultimo chilometro. I primi 600 saranno fondamentali per i barcaioli e la rotta da prendere. Negli ultimi chilometri c’è da fare Punta Pezzo, dove l’anno scorso Sanzullo ha avuto la meglio su Ercoli. Sicuramente sarà una gara velocissima, si stima intorno ai 50 minuti. Vincerà chi ha più coraggio e gli arrivi saranno molti a sprint per il livello equilibrato”.

Per Legambiente, i presenti hanno ascoltato le dichiarazioni di Nuccio Barillà: “C’è una collaborazione molto forte tra noi e gli organizzatori, così come con la Corrireggio e la Traversata. Eventi apparentemente solo sportivi, ma portatori e ambasciatori di un rapporto con ambiente e natura. Si svolgono entrambe in uno scenario unico e irripetibile. Si ricompongono in quello sforzo che i nuotatori fanno per attraversare lo Stretto e c’è bisogno di un progetto per riconoscere a tutti i livelli il patrimonio. Questo lavoro organizzativo passionale si raccorda con l’impegno che noi facciamo abbiamo verso l’ambiente, affinché non diventi un puro fatto estetico ma veicolo di nuova civiltà, dialogo e nuova economia.

Si parla di resistenza come elemento principale per lo sforzo dei nuotatori. Bisogna introdurre la parola resilienza. Reagire ad un urto traumatico e avere la capacità di farlo e in questa edizione speciale non ci si è arresi davanti alla difficoltà di un momento traumatico. Tutto ciò deve diventare una molla, una spinta. Tra tanti anni nella storia ci ricorderemo della Traversata fatta anche quando c’era il Coronavirus.  L’elemento ambientale sarà presente anche se purtroppo tante cose ci saranno impedite. Io credo ci serva per rilanciarci”.

Immancabile la presenza del sindaco di Campo Calabro e presidente dell’associazione Comuni Area dello Stretto Sandro Repaci: “L’azzurro del nostro logo dimostra quanto questa singolare unione territoriale che presiedo. Si può parlare contemporaneamente del nuoto di fondo e dello sci di fondo dalle nostre parti. Non c‘è un posto in Europa con la possibilità di offrire ai turisti lo spettacolo di un tratto di mare così. Questo deve essere l’orizzonte dell’evento, che rappresenta il tentativo di unire le culture e mettere insieme pezzi d’Italia, tutto ciò che questo tratto del mediterraneo può rappresentate in termini di cultura, economia e sistemi sociali. In occasione della pubblicazione del bando eventi culturali 2019 cercavo di inquadrare una manifestazione simile. Se mi fossi rivolto ad uno burocrate di Catanzaro mi avrebbe risposto che si trattava di una manifestazione sportiva. La Regione Calabria non ha mai fatto un bando per le manifestazioni sportive, ha solo revocato alcuni per gli impianti. Un’amministrate si deve fare carico del buono e del cattivo che trova, altrimenti è uguale al suo predecessore. Alla politica tocca programmare e non individuare risorse. Serve coraggio, passione e sogno, il resto è burocrazia. La politica deve concepire i sogni all’intero della governance che dispiega risorse. L’obbligo degli organizzatori è di resistere per la Calabria. Faccio gli auguri agli atleti e a tutti gli organizzatori. Ho chiesto alla comunicazione di Campo Calabro di riprendere la Traversata dello Stretto con un teleobiettivo dai terrazzi del Forte Batteria Siacci. É una piccola sfida tecnologica”.

Altro grande contributo all’intera organizzazione della Traversata è rappresentato dalla Lega Navale. In tal senso il presidente della sezione di Villa San Giovanni, architetto Domenico Barresi, ha dichiarato: “Un grazie al sempre presente assessore Pietro Caminiti, sempre presente. Un grazie a Mimmo Pellegrino, Bruno Pecora e Peppe Vetere che sono gli organizzatori principali, loro sono il cuore pulsante. Ci tento a precisare il porticciolo di Villa San Giovanni per l’arrivo, perché è assurdo che un Comune sul mare sia l’unico a non avere un porticciolo ultimato”.

Organizzare la Traversata dello Stretto richiede diverse forze in campo, indispensabili come l’Ams (autorità marittima dello Stretto), la Guardia Costiera di Reggio Calabria e Messina e della corporazione Piloti dello Stretto. Per quest’ultimo ente è così intervenuto il comandante Livio Donato: “Siamo ben lieti di collaborare con questa manifestazione che sentiamo anche nostra. Il problema principale è di collaborare con l’autorità marittima per gestire il traffico durante la Traversata. La corrente per noi rappresenta qualcosa di importante, dobbiamo calcolare bene i tempi dell’attraversamento. Il mare non è come l’autostrada, con l’elemento mare e vento è diverso. Lavoriamo affinché il passaggio delle navi avvenga in sicurezza. Confermo la presenza di una pilotina che sarà in loco e ne assicuro un’altra dedicata al servizio di sicurezza per la buona riuscita della Traversata”.

Quest’anno la splendida gara è affiancata da un’iniziativa significativa e di una valenza storica di grande livello. Si tratta di quanto progettato da Fabula Nova e Vela Latina dello Stretto, manifestazione spiegata nel dettaglio dal rappresentante Fulvio Cama: “Tutti i nuotatori che hanno fatto la Traversata si fregiano di una medaglia: il blasone di aver nuotato in queste difficili acque. Noi nuotiamo con barche di legno tradizionali e plastic free. Ci siamo sentiti in dovere di partire nello stesso giorno della gara per il nostro viaggio simbolico dell’ossidiana. Vogliamo lanciare il messaggio che si può ancora navigare senza vetroresina o plastica. Ripercorreremo una rotta molto antica. Simbolicamente a Lipari raccoglieremo una di queste pietre nere per portarla sulle rive dello Stretto come si faceva una volta. Lo faremo insieme ai giovanissimi Carmelo Iannò e Paolo Bilardi, perché bisogna passare il testimone ai ragazzi e riuscire a coinvolgere i giovani.

Cercheremo, inoltre, di monitorare il mare per vedere quanta plastica e mascherine troveremo. Anche se non riusciamo a raccoglierle tutte, vogliamo scrivere tutto ciò che troveremo in un diario. Partiremo in contemporanea con i nuotatori, suonando un corno da nebbia molto antico. Poi prenderemo la via delle Eolie”.

 

 

 

 

 

 

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