SCILLA – Comincia a prendere confidenza con Scilla e i suoi cittadini il candidato sindaco della lista “Diritti, Democrazia e Libertà” Ilario Ammendolia. Senza ambizioni né speranze di vittoria finale l’intellettuale di Caulonia non rinuncia per questo alla campagna elettorale per rilanciare i principi cardine del suo impegno civico, politico e culturale nel territorio reggino.
Ammendolia è stato a Scilla nell’ultima domenica, come racconta lui stesso in un post su Facebook: «Avevo alcuni appuntamenti ma prima ho fatto un solitario volantinaggio nel paese diffondendo la mia intervista in cui tento di spiegare i motivi della mia candidatura. Mi sono soffermato sulla necessità di sottrarre i paesi alla gestione dei commissari “antimafia” ripristinando la democrazia. Ho precisato che il messaggio che tentiamo di far passare ovunque è quello della difesa ad oltranza della Costituzione e del ripristino dello Stato di diritto». Soddisfatto per il primo confronto con gli scillesi nonostante qualche voce di dissenso: «I cittadini di Scilla – continua Ammendolia – hanno dimostrato, ancora una volta, la loro grande civiltà ed un alto senso di ospitalità. In alcuni casi hanno dissentito con fermezza, in altri hanno capito. Anche gli incontri programmati sono stati aperti al dialogo anche quando il dissenso è stato forte e su tutta la linea. A nessuno, ma proprio a nessuno, ho chiesto il voto. Con tutti ho parlato di politica e quindi di solidarietà, democrazia, meridionalismo e libertà. Nei prossimi giorni avrò altri incontri anche pubblici».
Non solo volantinaggio ma anche un gruppo Facebook (“Ripartire da Scilla”) per spiegare il senso della sua candidatura, partendo dall’appartenenza al movimento politico meridionalista e garantista “Mezzogiorno in movimento”: «I motivi, che abbiamo dettagliatamente esposto sui giornali, ci hanno indotto a rinunciare alla presentazione della lista a Reggio Calabria. Poi mi è stato proposto di essere candidato a Scilla. Ovviamente non con lo scopo di occupare la carica di sindaco e neanche di consigliere comunale ma per introdurre i nostri temi in un Comune come Scilla, il cui consiglio comunale è stato sciolto per mafia. Intuisco che una lista, improvvisata in 24 ore, è un punto di forte debolezza. Ripeto però che nelle mie intenzioni non era finalizzata al successo elettorale ma avrebbe dovuto avere solo una funzione squisitamente politica». Del resto, Ammendolia ritiene che «non sarebbe assolutamente augurabile» l’ipotesi di vincere e diventare sindaco: «Anzi – si legge nell’intervista diffusa in paese – mi farebbe paura. I cittadini di Scilla hanno sicuramente intelligenze e capacità per esprimere una loro classe dirigente e quindi, com’è naturale e giusto, la città sarà amministrata da scillesi».
Nello stesso tempo, però, nega che la sua sia una lista “civetta”: «Quantomeno nelle mie intenzioni assolutamente no», chiarisce Ammendolia ribadendo che «il popolo di Scilla, non essendo mafioso, non ha alcun bisogno di essere amministrato da commissari antimafia».
Francesca Meduri (Il Quotidiano del Sud 1 settembre 2020)
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