VILLA SAN GIOVANNI – «Oggi è una giornata importante perché cominciamo un percorso nuovo. Il primo ringraziamento va alla Città Metropolitana che ha creduto in questo progetto e ci ha concesso questo bene; poi, ai nostri partner: il Comune di Campo Calabro, l’associazione Abilmente, l’associazione Specialmente Preziosi, l’Agesci Villa San Giovanni 2, il Consorzio Macramè». Così il presidente della coop Rose Blu Domenico Barresi in occasione della riapertura del cancello della villa confiscata alla criminalità organizzata e data in comodato d’uso alla coop dalla Città Metropolitana per la realizzazione di un centro per disabili.
Barresi prosegue con i ringraziamenti citando l’Acr, gli scout, Angelo Raso di Legambiente, la Consulta del Terzo settore di Villa, che assieme a tanti altri volontari sono giunti a Case Alte per contribuire ai lavori iniziali di pulizia esterna e interna dell’edificio.
«Questo posto sarà la “Casa famiglia dopo di noi” – spiega Barresi illustrando brevemente il progetto – Da anni seguiamo tanti ragazzi con disabilità e ci siamo resi conto che molti di loro hanno bisogno di un sostegno durante e anche dopo, quando magari i loro genitori non ci saranno più o non saranno più in grado di accompagnarli. Presto avremo il progetto vero e proprio di ristrutturazione dell’immobile, che essendo stato abbandonato per 9 anni ha bisogno di tanti interventi».
È seguito il momento della scopertura di ben due targhe: una della Città Metropolitana, con sotto il numero della concessione a Rose Blu; e l’altra con la denominazione “Casa famiglia dopo di noi”, e il nome del progetto: “Un futuro per noi”.
In attesa del restyling strutturale della villa, le prime attività sono andate ben oltre le aspettative: decine e decine di giovani e meno giovani hanno infatti risposto al precedente appello di Barresi e, per quasi tutta la mattinata, muniti di guanti, attrezzi da lavoro, decespugliatori, scope e sacchi per la spazzatura, si sono dati da fare per la sistemazione e la pulizia della zona esterna nonché di alcuni spazi interni della villa.
«Siamo rimasti stupiti da quanti si sono presentati a darci una mano, da quanti attrezzi ci fossero, quante mani e quanti cuori… Persino un escavatore! Chi lo avrebbe mai detto, ci avete fatto emozionare con il vostro supporto. È stato fatto un enorme lavoro, da soli ci avremmo messo settimane e invece sono bastate un paio d’ore… D’altronde noi lo sappiamo bene che “è più bello insieme, è un dono grande l’altra gente”. Grazie, grazie, grazie», commenta Rose Blu su Facebook a conclusione dell’intensa giornata.
Francesca Meduri
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