L’impegno della FIDAPA BPW Italy di Villa San Giovanni non si ferma neppure durante la pandemia e, in collaborazione con il Comitato pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, lo scorso 28 novembre mette a segno un convegno-dibattito dal titolo “Parità di genere: tra mete da raggiungere ed obiettivi da conquistare”.
Presenti, in webinar, le più alte cariche nazionali e distrettuali dell’associazione nonché quelle dell’organismo forense reggino a testimonianza dell’impegno a favore delle donne.
Ad aprire l’evento, la Presidente della Sezione territoriale Fidapa Dott.ssa Giuseppa Cardile, orgogliosa della sinergia instauratasi tra la propria associazione ed il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine forense reggino, ha spiegato come la FIDAPA BPW ITALY sia un movimento di opinione diretta a promuovere, coordinare e sostenere le donne, attraverso la condivisione di argomenti di sensibilizzazione a tutela delle donne e della parità di genere, quale quello del tema nazionale dell’Associazione, fortemente voluto nel biennio 2019/2021, dal titolo “Promuovere politiche di sostenibilità e di protezione sociale per favorire una crescita economica inclusiva per l’uguaglianza di genere”.
Entusiasta dell’iniziativa il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del foro di Reggio Calabria, Avv. Rosario Infantino, per il coinvolgimento del Comitato pari opportunità forense reggino che opera a livello locale con grande senso di responsabilità, attraverso progetti mirati ed a tutela delle parità di genere. Per l’Avv. Infantino solo attraverso una rete organizzativa che coinvolga associazioni ed istituzioni è possibile contrastare la violenza, non solo fisica ma anche psicologica, che ancora oggi viene perpetrata ai danni delle donne.
L’importanza di intraprendere un percorso di relazioni tra istituzioni, associazioni ed enti territoriali per abbattere gli stereotipi ed i pregiudizi alla base delle discriminazioni esistenti in ogni ambito (disabilità, sessualità, etnia) è stata ribadita anche dal Vicepresidente del Comitato pari Opportunità dell’Organo forense reggino, Avv. Lucio Dattola, che ha sottolineato la funzione sociale svolta dall’avvocato nel contrasto alla violenza e discriminazione di ogni genere per il raggiungimento di una finalità collettiva e non individuale.
Sulla stessa lunghezza di pensiero, la Presidente del distretto Sud Ovest della Fidapa, Dott.ssa Rosella Del Prete, che ha rappresentato l’importanza per la Fidapa di condividere argomenti e percorsi con gli ordini professionali, con le istituzioni e con gli enti territoriali per lo sviluppo e la promozione di leggi e i servizi sostenibili.
Ad introdurre il tema nazionale per il biennio 2019/2021 della Fidapa è stata la Vicepresidente Nazionale della Fidapa, Dott.ssa Fiammetta Perrone, che ha sottolineato l’importanza della promozione della parità delle competenze tra donne e uomini attraverso una maggiore partecipazione delle donne in politica al fine di promuovere un processo decisionale più giusto e inclusivo a tutti i livelli. Nel fornire dati allarmanti in ordine alla percentuale (38%) delle donne che durante la pandemia sono state costrette a lasciare il proprio lavoro, Fiammetta Perrone ha poi rivolto l’attenzione alla disparità di trattamento nella retribuzione ancora oggi esistente tra uomini e donne ed alla necessità di creare un Mercato del lavoro inclusivo, attraverso misure per assicurare una migliore transizione fra l’assenza per malattia e il ritorno al lavoro, favorendo prassi che facilitano il rientro, nonché sostegno a norme in materia di lavoro che assicurino un alto livello di protezione sociale.
Per la Vicepresidente distrettuale della Fidapa, l’Avv. Patrizia Pelle è necessario puntare l’attenzione sulla necessità di avviare iniziative contro ogni forma di violenza (molestie sessuali, stalking, mutilazione genitali femminili, violenza domestica, violenza assistita) nonché di programmi di protezione delle vittime ( donne, minori e persone con disabilità ).
A presentare nello specifico la tarsk force oraganizzativa dell’evento, la referente della Commissione Pari opportunità della locale sezione Fidapa, Ing. Stefania Basile, orgogliosa del lavoro svolto dal proprio gruppo formato dalle socie: Rosaria Adornato, Michela Catanese, Carmela Infortuna, Nelly Gaetano, Daniela Iannì, Federica Morabito, Katia Pensabene.
Prima di entrare nel vivo del convegno, è stato trasmesso un video, curato dalla socia Fidapa, Avv. Carmela Infortuna , tratto dal noto film “Una giusta Causa”, ispirato alla vita di Ruth Bader Ginburg, Giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, da poco venuta a mancare e nota non solo in quanto una delle sole cinque donne che abbiano mai fatto parte della Corte Suprema, ma perché per gran parte della sua carriera, si è occupata dei diritti delle donne, promuovendo l’uguaglianza di genere.
Ad entrare, quindi, nel vivo dell’evento sono stati i relatori, presentati dalla moderatrice e socia Fidapa, Avv. Caterina Pensabene, che, attraverso brevi cenni sui diversi interventi trattati, ha fornito ai relatori l’assist per suggerire soluzioni realistiche e pragmatiche finalizzate all’abbattimento delle barriere discriminatorie in un’ottica mirata e proficua della parità di genere.
La Prof.ssa Rosaria Ussia, vicepresidente della locale sezione Fidapa, nel trattare il tema nazionale dell’associazione, ha ritenuto sorprendenti gli esiti di un report/questionario sulle politiche inclusive volte a conseguire la parità di genere sottoposto dalla stessa ai propri studenti. Per la Prof.ssa Ussia, dal report emerge come occorre far capire ai propri ragazzi l’importanza di costruire mattone per mattone il cambiamento per l’uguaglianza di genere e la scuola rappresenta il luogo dove occorre necessariamente attivare le relazioni autentiche tra gli studenti per abbattere quei pregiudizi e stereotipi che possono offuscare precocemente le loro menti. Ciò è possibile solo attraverso la valorizzazione di proposte provenienti proprio dagli studenti che occorre cogliere, attraverso la valorizzazione di esperienze formative e partecipative a partire proprio dall’ambiente scolastico dove i ragazzi sono chiamati ogni giorno a confrontarsi e ad esprimersi anche semplicemente con i propri comportamenti.
L’Avv. Giuliana Barberi, Presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avv.ti di Reggio Calabria, ha incentrato il proprio intervento sull’importanza e necessità che alle donne vengano riconosciute forme di tutela normative che consentano loro di venir fuori dal tunnel della dipendenza soprattutto economica, e ciò in un’ottica di “prevenzione e non solo di cura”. Per l’Avv. Barberi non va combattuta solo la violenza fisica, in quanto anche la soggezione psicologica, che spesso la donna è chiamata a subire nel proprio ambito lavorativo, è una forma di violenza che va contrastata con mezzi idonei a mettere a frutto e concretizzare gli strumenti normativi a disposizione. Solo attraverso la presentazione di mozioni per l’adozione e attuazione di riforme giuridiche in linea con gli standard europei e internazionali – prosegue l’avv. Barberi – si potrà parlare di un obiettivo davvero conquistato. In questo – prosegue l’Avv. Barberi – l’Europa è apparsa attenta al raggiungimento della parità di genere attraverso aiuti nello svolgimento dell’attività lavorativa, benefici ricevuti dall’UE in favore delle donne che intendono avviare attività imprenditoriali.
L’avv. Vito Crimi, Presidente della Commissione codice Etico Comitato Pari Opportunità COA RC, ha evidenziato il rapporto tra le evoluzioni normative, al livello internazionale ed interno, in rapporto alle applicazioni concrete delle stesse nell’ambito del mercato del lavoro e nell’assetto contributivo/pensionistico. Per il relatore, le statistiche confermano come il concetto di parità di genere sia ancora molto lontano da raggiungere se, a livello europeo e nazionale, le differenze retributive tra uomo e donna siano in media del 16%, per giungere al 36% in ambito pensionistico. Ulteriore particolare di rilievo è rappresentato dal notevole divario , ancora esistente, in tema di posizioni apicali e direttive in aziende e pubbliche amministrazioni, ove solo 3 posizioni su 10 sono ricoperte da donne. Tra le proposte suggerite: la riduzione del ricorso al part – time nelle assunzioni di lavoratrici donne, la necessità di garantire dei periodi di interruzione volontaria (per esigenze familiari) dei rapporti lavorativi femminili, senza che ciò incida sul percorso contributivo/pensionistico, ma, soprattutto, l’abbattimento di quei preconcetti ideologici e culturali, di quel “soffitto di cristallo”, che rappresenta, ancora oggi, il maggior ostacolo ad una effettiva parità di genere in ambito lavorativo.
L’Avv. Federica Morabito, socia Fidapa e componente Commissione Giustizia Penale del COA di Reggio Calabria, nell’incentrare il proprio intervento sulle innovative disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere introdotte dalla legge 69/2019 denominata “Codice Rosso”, ha evidenziato come tali disposizioni siano in realtà state scritte proprio al fine di correggere una situazione di inadeguatezza della sfera giuridica di interesse, e ciò sul presupposto che da ogni parte si percepisce la mutevolezza del sistema e come le leggi siano ancora un passo indietro rispetto ai fattori progresso e mass media. Per l’Avv. Morabito nessuna norma giuridica può contrastare il fenomeno della violenza ai danni delle donne, se non una educazione mirata a partire dalle famiglie e dalle scuole, oltre che interventi concreti che dare esecuzione e piena realizzazione agli strumenti normativi che da soli possono incidere ben poco.
A concludere l’evento, la Presidente Nazionale della Fidapa, Dott.ssa Concetta Oliveri che ha sottolineato, ancora una volta, l’importanza di iniziative che come quella di specie comportano l’inizio di nuovi percorsi in cui uomini e donne devono affiancarsi e camminare l’uno accanto all’altro in un’ottica di confronto, condivisione di proposte, di idee e di progetti, che garantiscano la pienezza nella parità di genere. La Fidapa attraverso tali iniziative si fregia di avviare vere e proprie campagne di educazione e di sensibilizzazione dei cittadini alla parità di genere (educazione civica), volano di pluralismo culturale, di competenze e di punti di vista utili a rappresentare tutta la società e le sue trasformazioni.
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