VILLA SAN GIOVANNI – «Diamo il via alla giornata storica per il Sud che vede tutti i parlamentari di tutti gli schieramenti politici seduti attorno allo stesso tavolo per siglare il “Patto del Ponte”, quel ponte che deve permettere il passaggio dall’obbligo ad emigrare al diritto di rimanere al Sud scegliendo di poter lavorare nella propria terra e mettere su famiglia. Oggi discutiamo di Sud pensando alle nuove e alle prossime generazioni che devono avere il diritto di scegliere di rimanere al Sud non più sottosviluppato. Villa San Giovanni, una piccola cittadina di tredicimila abitanti, che sono certamente pochi rispetto a Roma capitale che conta 3 milioni di abitanti, senza nulla togliere a Roma, diventa nel suo piccolo la capitale dell’Italia, perché sono proprio i tredicimila abitanti che mettono al servizio del Paese il territorio per realizzare un’opera che rilancerà l’intero Paese». Così il senatore Marco Siclari ha aperto, nella sala consiliare del Comune di Villa San Giovanni, l’incontro per discutere dei “Progetti per il Sud e Ponte sullo Stretto”.
«Proprio da qui, in riva allo Stretto, deve partire – aggiunge Siclari lanciando Villa San Giovanni come “Capitale del Sud” – quel “Patto del Ponte”, tra tutti i parlamentari di Calabria e Sicilia senza distinzione di colore e dai rappresentanti delle regioni e dei comuni, che sottoporremo al ministro per il Sud Mara Carfagna, al ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e al presidente del Consiglio Mario Draghi, persona seria e concreta, che rappresenta tutti al Governo e che ha la nostra piena fiducia, affinché valuti l’inserimento della realizzazione del ponte dello stretto nei fondi Pnrr considerando come detto prima che il progetto del ponte esiste ed è stato approvato ed è cantierabile da subito. È necessario arrivare allo sviluppo del potenziale finora inespresso dei nostri luoghi del nostro paese e che si può esprimere solo portando il Sud in Europa grazie alla realizzazione dell’alta velocità e dell’alta capacità ferroviaria fino a Palermo attraverso il Ponte sullo stretto ed attraversando tutto il Sud. Questo può fare sviluppare i porti, il settore agroalimentare, il settore turistico, enogastronomico ed industriale del Sud Italia».
In collegamento web parlamentari, rappresentanti delle associazioni di categoria e di ordini professionali, tecnici di comprovata fama ed esperienza. Accanto a Marco Siclari, tra gli altri, il sindaco ff Maria Grazia Richichi e il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì. Che ovviamente non può che spingere per la mega infrastruttura: «Realizzare il Ponte sullo Stretto non è una necessità locale, è un dovere europeo, italiano. Non si tratta del ponte di Reggio o di Messina, questo è un ponte d’Europa, che collega i primi due territori del Vecchio continente per chi arriva dal mondo nuovo, l’Asia. Oggi si entra in Europa dal Canale di Suez e le prime terre che si incontrano sono proprio la Calabria e la Sicilia. Come si può non collegare l’ingresso di casa al resto dell’appartamento? Questa separazione è una ferita che va sanata. Il Sud chiede considerazione. Questo non è un piccolo ponte tra due regioni italiane: è il biglietto da visita che l’Europa deve presentare al mondo». Al termine dell’incontro, tutti i protagonisti hanno firmato il documento “Patto del ponte” che sarà consegnato al presidente del Consiglio Mario Draghi e ai ministri alle Infrastrutture e per il Sud, Giovannini e Carfagna, per chiedere la realizzazione del Ponte.
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