San Roberto, campagna vaccinale a gonfie vele

8 Giugno 2021
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«Sono felice nel comunicare il successo della campagna vaccinale che ha interessato nei giorni appena trascorsi San Roberto e le contrade montane degli altri comuni limitrofi. L’operato dell’Esercito Italiano presso il nostro Poliambulatorio Civico ha sanato una iniziale falla del sistema sanitario e ribadito il come non esistano e non debbano esistere cittadini di serie A e di serie B, dimostrando in maniera concreta la presenza dello Stato e delle Istituzioni in Aspromonte. La nostra montagna è stata rispettata e ne sono fiero».
Così il sindaco Antonino Micari del Comune di San Roberto in conclusione alla prima fase della campagna vaccinale, dove circa 400 dosi sono state somministrate, garantendo una immunizzazione di over 80 e 60, allettati, soggetti fragili e studenti, esaminandi e maturandi.
«Voglio esprimere la mia gratitudine e ringraziamento al Prefetto di Reggio Calabria, così come ai generali Figliuolo e Pirro – afferma il sindaco Micari – Rivolgo un sentito elogio nei confronti del colonnello Nappi, a capo della squadra impegnatasi a San Roberto, le cui donne e uomini in uniforme per il loro operato sarebbero meritevoli di ricevere un encomio a riconoscimento dell’efficienza e abnegazione dimostrata. Del colonnello, conoscendolo, ne ho potuto apprezzare oltre alla professionalità anche la grande umiltà e cortesia che da sempre caratterizzano lo spirito delle Forze Armate Italiane. Fondamentale è stata la rete locale di istituzioni e volontari, parte complementare e integrale della macchina organizzativa vista a San Roberto. Senza la presenza costante dell’Arma dei Carabinieri, l’impegno insostituibile dei volontari di AVIS e Croce Rossa, nonché la disponibilità piena degli impiegati comunali e dei consiglieri, sarebbe stato impossibile l’aggiornamento continuo delle liste e dei turni di vaccinazione, contribuendo a prevenire assembramenti a differenza di altre realtà della nostra provincia. Ci tengo a ricordare l’iniziale impegno del dott. Ernesto Giordano, direttore dell’USCA, memore di come grazie a lui già due mesi fa furono inoculate in favore dei più deboli della nostra comunità le prime 150 dosi di vaccino a domicilio. Una sincera lode voglio esprimere ai miei concittadini, gente di collina e montagna che ha saputo dare un esempio di responsabilità e senso civico nel comprendere e attuare tutte le regole necessarie. Informo che siamo già al lavoro per includere i pochi over 60 e fragili rimasti, verso cui restiamo a completa disposizione».

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