VILLA. Tributi e buoni pasto, Claudio Cama boccia la politica locale

VILLA SAN GIOVANNI – «Ho pensato di non occuparmi della vita amministrativa di questo paese per non nuocere gravemente alla salute del conducente. Le dimissioni del consigliere comunale di minoranza Gioè obbligano invece ad una riflessione politica. Non è la parte amministrativa ma la parte politica che deve occuparsi e preoccuparsi delle classi sociali meno abbienti e svantaggiate. Mentre il Governo si affanna a bloccare e rinviare l’attività delle AGENZIA DELLE ENTRATE RISCOSSIONI per dare un po’ di respiro alle famiglie italiane, la politica villese spinge un’assatanata SOGERT a raschiare il barile dei miseri conti correnti dei cittadini villesi».  Non usa mezzi termini Claudio Cama, ex capogruppo del centrodestra durante la consiliatura La Valle, nel pronunciarsi su alcune scottanti tematiche cittadine.

«La politica villese ed anche la Gioè e i pentastellati – ammonisce Cama – sono stati latitanti sulla vicenda BUONI PASTO con un lacunoso controllo sull’attività dei servizi sociali da parte del Responsabile PAPASIDERO e dei suoi esperti, più lacunoso il controllo sul Segretario Generale Cama sul Protocollo delle domande e le successive rateizzazioni dopo l’intervento della Guardia di Finanza».

Conclude Cama: «Vicenda ACQUA, su tutte le lettere inviate ai cittadini vengono citate puntualmente alcune delibere ARERA, completamente disattese dalla Giunta, si richiede al cittadino la domanda per i bonus sociali quando dal 1 Gennaio 2021 non esiste più tale obbligo, ai bonus sociali si accede automaticamente con un Isee inferiore a € 8.250,00, il Comune di Villa fissa questo importo in € 7.000,00 escludendo circa 1000 famiglie dal godimento di tale diritto. Attendiamo adesso l’approvazione del bilancio».