VILLA SAN GIOVANNI – Niente sgombero per le imbarcazioni collocate sulla spiaggia di Cannitello i cui proprietari sono residenti nella frazione. Lo ha disposto, in via temporanea e del tutto eccezionale, per un periodo limitato alla definizione del Piano spiaggia, la responsabile dell’ufficio tecnico-comunale per il settore Patrimonio, Suap, Pianificazione territoriale, Ida Albanese. Che invece ha ordinato, contro ignoti, lo sgombero immediato, comunque entro e non oltre 7 giorni dalla firma del provvedimento, di tre aree della spiaggia di Cannitello «da qualsivoglia tipo di attrezzature quali carrelli, verricelli elettrici e non, gavitelli e qualsiasi altra attrezzatura destinata ad alaggio/varo di imbarcazioni per pesca e nautica da diporto». Si tratta di numerose attrezzature che, così come le barche, «non sono supportate da alcun titolo autorizzativo e costituiscono intralcio per la pubblica balneazione e pericolo per la pubblica incolumità». Ma mentre le barche per adesso possono restare perché Cannitello «è un borgo storico connotato da tradizioni marinare e di pesca», sempre ammesso che vengano sistemate in modo tale da non pregiudicare la fruizione da parte dei bagnanti né la pubblica incolumità dell’utenza cittadina, tutto il resto deve essere rimosso subito o quasi. L’ordinanza firmata dall’ingegnere Albanese ha ad oggetto lo sgombero di area comunale e area demaniale marittima occupata abusivamente, nello specifico tre punti del litorale cannitellese a ridosso della via Vittorio Emanuele II: l’area comunale, in prossimità del demanio marittimo, antistante l’ufficio postale; l’area demaniale marittima tra la statua della Madonnina e la rotatoria Piazza Giovanni Paolo II; l’area demaniale marittima del tratto di spiaggia collocato al di sotto delle piazzette. Lo sgombero riguarda anche imbarcazioni abbandonate da anni, non di proprietà di residenti e pericolose per la pubblica incolumità. Nel caso di mancata rimozione, il Comune preleverà attrezzature e natanti abbandonati e li custodirà in apposite aree per 15 giorni, trascorsi i quali senza notizie degli ignoti possessori diventerà proprietario e avvierà le procedure per lo smaltimento o la vendita. I trasgressori dell’ordinanza risponderanno di occupazione abusiva di suolo demaniale e di suolo comunale, e saranno soggetti a sanzioni amministrative nonché al pagamento degli indennizzi. (fra.me.)
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