VILLA SAN GIOVANNI – «Tra Comune e Roseblu a pagare sono i disabili». Questo il titolo che sintetizza il comunicato diffuso ieri da Italia dei Valori in merito alla vicenda della mancata riapertura del centro diurno per disabili di Piale.
«Sulla querelle tra il Presidente della Cooperativa Roseblu e l’Ambito 14 che sta creando disagi ai disabili ospiti del Centro Diurno di Piale, siamo alla farsa delle strumentali incomprensioni che rischiano di vanificare il lavoro di quanti, effettivamente, lavorano in favore di persone sfortunate», scrivono il commissario regionale Francesco Molinari e il responsabile cittadino Antonio Morabito.
«Nei giorni scorsi, infatti, – continuano – abbiamo partecipato al sit in della Cooperativa “Roseblu”e, in accordo col presidente della cooperativa, signor Domenico Barresi, ci siamo proposti di interloquire con la sindaca f.f, Mariagrazia Richichi, al fine di far trovare una soluzione alla vicenda».
«Nel corso dell’incontro, in data 17 agosto scorso, scaturito dal nostro intervento sulla stampa dei giorni scorsi sulla vicenda dell’uso personalistico di social network e della necessità di giungere al più presto ad una regolamentazione, nell’affrontare la questione “Centro Diurno”, inaspettatamente, registravamo una apertura e disponibilità da parte della Sindaca ff a chiudere la questione positivamente. Tuttavia, la stessa Mariagrazia Richichi, riferiva che l’offerta presentata dalla Cooperativa “Roseblu” alla manifestazione d’interesse pubblicata dall’Ente, andava chiarita dal Presidente della Cooperativa che, interpellato, dichiarava come, effettivamente, si trattasse di un errore dovuto ad un refuso riconducibile ad un precedente bando. Si conveniva, quindi, che quello stesso pomeriggio – cosa che effettivamente accadeva – gli Uffici inviassero una formale comunicazione telematica a cui avrebbe risposto, con lo stesse modalità, il rappresentante legale della Cooperativa, per poi attendere, a stretto giro, la convocazione per la definizione dei termini della stipula della Convenzione. Il contenuto del colloquio veniva riportato al Presidente della Cooperativa “Roseblu”, che concordava, a tal punto, sulla esigenza di sospendere il sit in ed attendere gli eventi. Il giorno, successivo, a causa dell’assenza della Dirigente di Settore, la convocazione non avveniva e della cosa, costantemente, avevamo diretta e informale comunicazione da parte della Sindaca ff., Mariagrazia Richichi».
Per questi motivi, a detta di IdV, «la ripresa del sit in, in data odierna, del Presidente della Cooperativa “Roseblu”, appare dunque strumentale e certamente non risponde alle necessità degli utenti del “Centro Diurno”, tanto più che questa stessa mattina, sempre la Sindaca ff, ci informava dell’invio, alla Cooperativa “Roseblu”, della lettera di convocazione per la definizione della convenzione e della controversia».
«Di fronte ad un quadro così evidente, pur nel rispetto delle posizioni di chiunque, è chiaro – concludono il senatore Molinari e Morabito – che vi sia in atto una strumentalizzazione della vicenda per fini diversi da quello di difendere e tutelare le persone disabili a cui, sia consentito di dire, poco importa delle beghe tra il presidente della Cooperativa e gli Uffici dell’Ambito 14. E questo rende tutto estremamente più grave».
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