VILLA SAN GIOVANNI – A far quadrare i conti comunali ci proverà Rosa Romeo, commissario ad acta con l’incarico di provvedere all’adozione dello schema di rendiconto 2020 e dello schema di bilancio di previsione 2021-2023 da sottoporre alla successiva approvazione del Consiglio comunale.
L’amministrazione di centrodestra, nonostante la nomina di un assessore al Bilancio, non è stata in grado di deliberare sui documenti contabili dell’Ente, lamentando uno stato di difficoltà legato al mancato riconoscimento del contributo Fal (Fondo anticipazioni liquidità).
Di fatto, però, c’è anche altro e cioè che, da qualche anno, le finanze del Comune non sono messe proprio benissimo. Le ripetute denunce della minoranza sono sempre rimaste inascoltate, e oggi per palazzo San Giovanni si è aperto ufficialmente un tunnel dal quale sarà difficile uscire.
«Che le Finanze e i “Tributi” (la loro gestione, le cartelle erronee, le tariffe ai massimi) fossero l’ennesimo punto debole dell’Amministrazione Siclari/Richichi, – ha ammonito nei giorni scorsi il Circolo del Pd, con il portavoce Enzo Musolino – era ormai evidente a tutti, soprattutto per i poveri cittadini costretti a barcamenarsi tra gli Uffici alla ricerca di risposte e di rettifiche. Ora, però, la questione – ha aggiunto Musolino – diventa davvero grave: una debacle senza precedenti – povera Villa !! – per una Politica alle prese con un bilancio non pronto nei termini ordinari di legge e con un conflitto interno tra assessore competente e i partiti delle Destre in Maggioranza. E nel tritacarne, ovviamente, finiscono pure i funzionari e i dirigenti!».
La questione relativa ai bilanci avrebbe portato alla querelle interna poi sfociata nelle dimissioni della dirigente del settore finanze Marina Panella. Ma su questo l’amministrazione continua a tacere.
«Come è possibile, infatti, che la dialettica “di potere” – ha chiesto Musolino – tra gli amministratori giunga fino a spingere una brava professionista alle dimissioni? Fino a dove possono legittimamente giungere le “pressioni” della politica sul ruolo “tecnico” di chi è chiamato – in scienza e coscienza – a far quadrare i conti nell’interesse dell’Ente? Quanto gravano sulla querelle “bilancio” le tante anticipazioni di cassa cui sono ricorsi i nostri amministratori e che ora si stenta a “coprire”?».
Il Pd ha quindi ricordato: «Perché le tante sollecitazioni della Corte dei Conti, e le denunce pubbliche presentate negli anni dal Partito Democratico e da tutta la Minoranza consiliare, sono state sdegnatamente respinte senza mai entrare nel merito?».
E infine Musolino ha rincarato la dose: «I numeri, il bilancio comunale, l’interesse della Cittadinanza ad avere servizi e opere pubbliche di qualità, non possono essere piegati a piacimento, non possono essere funzionali ai “desideri” di questo o di quello, dei tanti – troppi – attori e primedonne delle Destre villesi. Ogni tanto, e per fortuna, c’è chi dice no! A chi si oppone a questo stato di cose, a chi è stanco di questo andazzo, il Partito Democratico offre la possibilità di costruire, finalmente, un campo largo di ispirazione riformista e progressista, che sappia offrire una alternativa competente, valida e credibile, a tanto ingiustificabile scatafascio!».
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