Eyphemos, il primo verdetto è amaro per il senatore Siclari: 5 anni e 4 mesi più interdizione dai pubblici uffici

30 Settembre 2021
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REGGIO CALABRIA – Cinque anni e 4 mesi di reclusione, più della richiesta del pm (4 anni). È la condanna – con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso – inflitta dal gup Maria Rosa Barbieri al senatore di Forza Italia Marco Siclari nel processo «Eyphemos» contro le cosche di Sant’Eufemia d’Aspromonte, celebratosi col rito abbreviato e conclusosi in primo grado con 21 condanne e 3 assoluzioni. La sentenza ha stabilito, per il parlamentare reggino e altri imputati, anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Secondo il procuratore aggiunto di Catanzaro Giulia Pantano – all’epoca dei fatti sostituto della Dda di Reggio Calabria – Siclari avrebbe accettato l’appoggio elettorale della criminalità organizzata alle elezioni politiche del 2018, impegnandosi a far trasferire da Napoli a Messina una donna impiegata alle Poste imparentata con Natale Lupoi, ritenuto affiliato alla ‘ndrangheta. Nel febbraio 2020, il gip aveva disposto i domiciliari per Siclari ma la Giunta per le autorizzazioni non ha mai deciso. Stando alle carte dell’inchiesta, coordinata pure dal procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Gaetano Paci, Siclari «accettava a mezzo dell’intermediario Giuseppe Antonio Galletta, la promessa di procurare voti da parte di Domenico Laurendi, appartenente al locale di ‘ndrangheta di Sant’Eufemia della famiglia mafiosa Alvaro». Le altre condanne sono state inflitte a: Cosimo Alvaro (17 anni, 9 mesi e 10 giorni), Domenico Carbone classe ‘65 (11 anni), Vincenzo Carbone (12 anni e 8 mesi), Sarino Antonio Carbone (9 anni, 9 mesi e 23 giorni), Antonio Crea (12 anni e 8 mesi), Giovanni Crea (12 anni e 8 mesi), Pasquale Cutrì (10 anni), Nicola Delfino (14 anni e 8 mesi), Rocco Graziano Delfino (16 anni e 8 mesi), Antonino Gagliostro (14 anni e 4 mesi), Domenico Laurendi (20 anni), Natale Lupoi (19 anni e 4 mesi), Girolamo Macrì (6 anni e 8 mesi), Domenico Restuccia (4 anni, 5 mesi e 10 giorni), Giuseppe Rizzotto (14 anni e 3 mesi), Francesco Romeo (6 anni e 8 mesi), Giorgio Spaliviero (4 anni, 5 mesi e 10 giorni), Giuseppe Scicchitano (5 anni e 4 mesi), Giuseppe Speranza (19 anni e 8 mesi), Francesco Vitalone (2 anni e 8 mesi). Assoluzione per Attilio Firenzuoli, Cosimo Laurendi, Carmelo Napoli. «Eyphemos» aveva portato anche all’arresto del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Domenico Creazzo che ha scelto il rito ordinario ed è sotto processo davanti al Tribunale di Palmi. f.m.

 

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