Emergenza abitativa, in 13 in un alloggio che potrebbe ospitare massimo 5 persone
«Il Comune sembra non avere alcuna considerazione per la vita di queste famiglie ed inoltre non rispetta il suo stesso Regolamento per l’ emergenza abitativa che all’articolo 14 prevede che gli alloggi vengano assegnati entro 30 giorni dalla pubblicazione della graduatoria perché si tratta di casi di emergenza. La signora Amato Simona è il primo nucleo familiare della graduatoria, con il marito e tre figli minori abita nel rione Marconi nell’alloggio dei genitori nel quale ci vivono tredici persone, di cui tre portatrici di handicap grave. Nell’alloggio ci dovrebbero abitare massimo cinque persone. La condizione di gravissimo disagio abitativo dovuto al sovraffollamento ed alla condizione delle tre persone portatrici di handicap ha portato la Commissione emergenza abitativa ad attribuire a questo nucleo il punteggio più alto. Nonostante il riconoscimento ufficiale della condizione di grave emergenza il Comune continua a non assegnare l’alloggio abbandonando la famiglia in una situazione ormai insostenibile . Per la mancata assegnazione dell’alloggio a questo nucleo ed agli altri 27 non ci risulta che ci siano ragioni valide. Riguardo all’argomentazione, spesso utilizzata dal Comune, che non ci sarebbero gli alloggi da assegnare in realtà gli alloggi ci sono», continua Un Mondo di Mondi.
L’associazione segnala un esempio significativo: «Un alloggio comunale del rione Marconi, che risulta non abitato e non assegnato da dicembre 2019 dopo che l’ex assegnatario, non risiedendo nell’alloggio, ha avuto notificato nel mese di dicembre 2019 il decreto di decadenza e di sgombero firmato dal sindaco Falcomatà e dal Dirigente erp (Atto di decadenza Prot. nr 215277 del 19 dicembre 2019 Disp. nr 35 del 19/12/2019 ) . La legge regionale nr 32 /1996 all’articolo 47 comma 5 prevede che l’atto sindacale di decadenza ”… costituisce titolo esecutivo nei confronti dell’assegnatario e di chiunque occupi l’alloggio” e quindi non aver eseguito l’atto emesso nel dicembre 2019 costituisce da parte del Comune una violazione della norma».
E ancora: «Chiediamo al Sindaco Falcomatà perché in due anni non è stato eseguito lo sgombero di questo alloggio procedendo alla sua assegnazione anche a favore del nucleo della signora Amato, che è il primo della graduatoria emergenze abitative. Chiediamo che questo avvenga nei prossimi giorni. Purtroppo, il caso di questo alloggio non è isolato. Tanti altri alloggi come questo dovrebbero rientrare nella disponibilità del Comune ed essere assegnati. Ma questo non viene fatto, perché il Comune non applica il turn-over previsto dalla legge regionale vigente e quindi decine di alloggi vengono lasciati vuoti o nella disponibilità di chi non ne ha diritto, sottraendoli, in ogni caso, a chi ne ha pieno diritto. Per quanto riguarda la motivazione secondo la quale il Comune non potrebbe assegnare gli alloggi con l’articolo 31 Lr 32/1996 perché mancherebbe una delibera di Giunta Regionale che autorizzi l’Ente, questa è smentita dalla delibera di Giunta comunale nr 111 del 12 giugno 2017 e dalla Delibera di Consiglio Comunale nr 1 del 25 gennaio 2018, con le quali è stato approvato il regolamento sulle emergenze abitative . In queste due delibere la Giunta ed il Consiglio Comunale dichiarano che il Comune ha ricostituito la riserva alloggi del 25% necessaria per le assegnazioni di emergenza ai sensi dell’ articolo 31 della LR 32/1996 attraverso l’autorizzazione ricevuta con la Delibera di Giunta regionale nr 88 del 4/02/2003. Quindi la Delibera di Giunta regionale c’è già e non c’è bisogno di un’altra. La conferma è data dal fatto che le poche assegnazioni di alloggi effettuate ai sensi dell’articolo 31 Lr 32/1996, sottoscritte dal sindaco Falcomatà e dal Dirigente del settore, da dicembre 2017 fino a luglio 2021 sono state effettuate senza un’altra delibera di Giunta Regionale ma con quella del 2003».
Fino alla richiesta finale: «Vista la situazione, invitiamo il Dirigente erp ed il Sindaco Falcomatà a procedere con lo scorrimento della graduatoria emergenza abitativa assegnando l’alloggio al primo nucleo familiare e successivamente agli altri 27 nuclei».
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