REGGIO CALABRIA – Federico Milia, Antonini Caridi e Antonino Maiolino, del gruppo consiliare di Forza Italia, denunciano le pessime condizioni in cui versano i cimiteri cittadini:
«Difficile stabilire se sia più ignobile che ogni anno si riproponga lo stesso problema oppure che si aspetti soltanto l’occasione di Ognissanti per tamponarlo. In ogni caso è spregevole che l’attuale Amministrazione comunale non dimostri rispetto neppure per i morti. E non ci riferiamo in questo caso alla questione (ancora in sospeso) dei brogli elettorali, bensì allo stato di totale abbandono in cui versano i cimiteri cittadini, specialmente i principali, Condera e Modena, dove ci siamo recati personalmente per un generale sopralluogo dopo la tempesta di segnalazioni che abbiamo ricevuto.
Erbacce stile città-fantasma e cassonetti stracolmi non sono purtroppo le uniche vergogne sparse qua e là in ogni angolo del camposanto. Lungo le viuzze interne ai luoghi sacri si sono presentati alla nostra vista rifiuti di ogni genere, tombini otturati, opere murarie necessarie finanche della minima manutenzione, mattonelle rotte, bagni pubblici in cui manca l’igiene minima, materiale di risulta di lavori completati o da completare, cornicioni pericolanti, canalette per l’acqua piovana rotte o del tutto assenti (con tanto di acqua cadente sui loculi dei defunti), corone di fiori accatastate. Incuria e sporcizia regnano incontrastate. In poche parole una situazione indegna per i defunti e per le famiglie. Ma non per la ricorrenza di novembre, SEMPRE.
Nelle settimane scorse abbiamo ripetutamente contattato l’Assessorato inoltrando le numerose segnalazioni ricevute, senza però ottenere mai risposte precise o notare miglioramenti rispetto alla condizione di degrado in cui versano i vari cimiteri. Da qui l’idea di recarci sul posto personalmente, insieme.
Un sopralluogo che è stato fruttuoso non solo per poter toccare con mano la situazione, ma anche perché ci ha permesso di scoprire un’interessante novità: a ripulire i cimiteri (tra l’altro solo adesso, a ridosso della ricorrenza dedicata ai defunti!) non c’erano gli operai della Castore, bensì una ditta privata recentemente incaricata dal Comune di Reggio Calabria. In altre parole l’Amministrazione Falcomatà ha utilizzato ancora una volta il discutibile strumento dell’affidamento diretto, senza bando e relativa gara. Siamo venuti a conoscenza infatti che da qualche giorno per ovviare alle inefficienze palesi la pulizia è stata affidata ad una Cooperativa esterna, confermando quindi l’incapacità di Castore nel sopperire alla mole di lavoro, causata dalla poca disponibilità di uomini e mezzi.
L’ennesimo buco nell’acqua di Falcomatà & Company, ormai adusi alla “ciambella di salvataggio” dell’incarico per direttissima, che però non si salverà dal colare a picco».
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