REGGIO. Famiglie e fragilità, tutte le novità del settore Welfare

31 Ottobre 2021
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L’assessore Delfino fa il bilancio dell’ultimo anno e annuncia: «Da fine novembre al via il quarto avviso per i buoni spesa»

 

La grande crisi scatenata dal Covid ha imposto un cambio di passo netto nel campo delle politiche sociali, a cominciare dalla capacità di dare risposte in modo tempestivo. «E se prima la burocrazia aveva i suoi tempi oggi è necessario agire in modo diverso, anche perché il cittadino ha proprio nel Comune il primo presidio a cui rivolgersi. Pensiamo ai pacchi alimentari, solo per fare un esempio, un’azione resa possibile grazie anche al fondamentale supporto del Banco Alimentare e della Croce Rossa che ringrazio e che ha consentito nell’immediato di intervenire e alleviare un disagio molto forte». Riavvolge il nastro degli ultimi undici mesi, l’assessore comunale al Welfare, Demetrio Delfino, tracciando il bilancio di quasi un anno di lavoro.

 

«La parte più importante e impegnativa di questi mesi – evidenzia il rappresentante di Palazzo San Giorgio – ha riguardato le numerose richieste da parte dei cittadini che da un giorno all’altro si sono visti mancare quelle sicurezze quotidiane legate al lavoro che è mancato o anche alle difficoltà nel garantire il sostentamento a se stessi e alle proprie famiglie. Tante situazioni molto complesse che abbiamo potuto affrontare con quelli che sono i mezzi a disposizione dell’amministrazione comunale. Nel complesso abbiamo tenuto bene, anche grazie all’attivazione di servizi quali il supporto psicologico e la mediazione familiare, anche in ragione delle problematiche emerse tra le mura domestiche specie nella fase più dura del lockdown».

 

Per andare incontro alle esigenze delle associazioni, delle cooperative e delle società sportive che non hanno potuto lavorare nel periodo Covid, «abbiamo pubblicato qualche mese fa il bando “Reggio resiliente”, mettendo in campo risorse europee importanti pari a circa 4,5 milioni di euro per la promozione di progetti che avranno ricadute sul territorio. Le domande sono ora al vaglio della commissione comunale e da qui a breve uscirà la graduatoria con i risultati. E se dovessero rimanere delle risorse da questa misura prossimamente pensiamo di fare un nuovo bando, magari con requisiti meno stringenti, per consentire anche alle piccole realtà di partecipare e avere un contributo».

 

Sul fronte del sostegno alle fasce più fragili, inoltre, «prossimamente partirà il quarto avviso relativo ai buoni spesa – annuncia Delfino – che sarà operativo verosimilmente verso la fine di novembre. Si tratta di un’azione molto attesa e di grande impatto che ha fatto registrare solo con il terzo avviso oltre 4200 richieste e buoni spesa distribuiti a circa 3600 famiglie reggine. Numeri importanti che dicono tanto rispetto ai bisogni e alle difficoltà che una parte del tessuto sociale esprime in questo momento».

 

Novità assoluta per Reggio Calabria è poi il progetto che riguarda i Puc, progetti di utilità collettiva, che ha visto ogni settore dell’amministrazione presentare dei progetti, quindici in tutto, per un coinvolgimento di circa trecento percettori del reddito di cittadinanza che andranno a dare una mano ai dipendenti comunali soprattutto in quei settori maggiormente in difficoltà a causa della carenza di personale. «Pensiamo alle manutenzioni, al verde o alle scuole, – spiega l’assessore – un’importante azione che non si esaurisce qui perché altri settori stanno presentando le schede progettuali per altri interventi che coinvolgeranno altri percettori di reddito di cittadinanza».

 

Anche sul versante della famiglia si sta lavorando con attenzione, «come dimostra l’apertura del nuovo hub nella zona sud della città. Anche in questo caso novità assoluta per la nostra città che vede nascere un presidio al cui interno operano dei professionisti, assistenti sociali, pedagogisti, educatori per accogliere le istanze delle famiglie o anche singoli cittadini. Un luogo fisico in cui si fa informazione, orientamento, attività laboratoriali, formazione e incontri tra famiglie grazie anche al supporto di mediatori linguistici e culturali. Un pronto soccorso della fragilità per la famiglia e per il cittadino. E stanno anche per nascere gli empori della solidarietà in due zone distinte della città, Aghillà e Pellaro. Altri presidi rivolti a famiglie in difficoltà anche per l’acquisto di beni primari e in cui sarà possibile approvvigionarsi di questi beni. Un servizio che andrà seguito con attenzione, per orientarlo al meglio e intervenire in modo specifico su ogni specifica esigenza».

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