REGGIO CALABRIA – La sentenza di primo grado del processo “Miramare”, scaturito da un’inchiesta sulle presunte irregolarità nelle procedure di affidamento dello storico Grand Hotel, fa scoppiare un terremoto politico al Comune e alla Città metropolitana di Reggio Calabria. Il verdetto è amaro per Giuseppe Falcomatà e per alcuni dei suoi assessori e consiglieri, per i quali scatterà la sospensione dettata dalla legge “Severino”. Il sindaco è stato infatti condannato per abuso d’ufficio a un anno e 4 mesi di reclusione, con pena sospesa, e per lo stesso reato sono stati condannati a un anno di reclusione anche Saverio Anghelone, Armando Neri, Rosanna Maria Nardi, Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Agata Quattrone e Antonino Zimbalatti, componenti della prima giunta Falcomatà. Muraca era stato confermato assessore comunale all’indomani delle elezioni amministrative del 2020, che diedero il via libera al secondo mandato consecutivo di Falcomatà. Mentre Neri, Zimbalatti e Marino, il primo nel ruolo di vicesindaco, erano stati arruolati da Falcomatà nella giunta metropolitana. A un anno di reclusione per abuso d’ufficio sono stati altresì condannati gli altri imputati: il segretario comunale in carica all’epoca, Giovanna Antonia Acquaviva; l’ex dirigente del settore “Servizi alle imprese e sviluppo economico” del Comune, Maria Luisa Spanò, e l’imprenditore Paolo Zagarella, titolare della concessione rilasciata dal Comune per l’ex Hotel Miramare. La pubblica accusa, rappresentata dai sostituti procuratori Walter Ignazitto e Nicola De Caria, aveva chiesto la condanna del sindaco reggino ad un anno e 10 mesi. Il Tribunale ha assolto Falcomatà dall’accusa di falso.
Le mosse di Falcomatà prima della sentenza di condanna
Percependo una possibile condanna e quindi la successiva impossibilità ad esercitare la funzione istituzionale, Giuseppe Falcomatà ha firmato degli atti molto importanti prima del verdetto del Tribunale. Per quanto riguarda il Comune, «ha disposto – recita una nota – l’atto di nomina del vicesindaco del Comune che sarà Paolo Brunetti. Brunetti manterrà le deleghe delle quali si è fino ad oggi occupato. Il sindaco Falcomatà ha espresso un sincero ringraziamento al già vicesindaco Prof. Tonino Perna che rimane comunque membro dell’esecutivo mantenendo le medesime deleghe». Contestualmente, nella veste di sindaco metropolitano di Reggio Calabria, «ha disposto – recita un’altra nota – l’atto di nomina del vicesindaco della Città Metropolitana che sarà Carmelo Versace. Il vicesindaco Versace manterrà le deleghe delle quali si è fino ad oggi occupato. Il sindaco ha espresso un sincero ringraziamento per il lavoro svolto al già vicesindaco Armando Neri».
fra.me.
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