VILLA. Il consigliere Caminiti illustra i progetti candidati al Pnrr

20 Febbraio 2022
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VILLA SAN GIOVANNI – «Una scelta ponderata quella che ha portato alla candidatura di Villa, l’11 febbraio scorso, per i Piani Integrati della Città Metropolitana di Reggio Calabria di un percorso integrato urbano che, partendo dall’uscita del raccordo autostradale su via Zanotti Bianco, seguendo un percorso di riqualificazione delle aree verdi del parco Robinson e dell’Arena “Mino Reitano”, consente di raggiungere l’area dell’ex ISA e dell’ex mattatoio: un programma integrato per la sistemazione delle aree verdi e per il recupero dell’aera dell’ex ISA con la rifunzionalizzazione dei locali industriali per destinarli a spazi espositivi e museali e per l’attrezzatura dell’ex macello per garantire la collocazione al suo interno della biblioteca comunale con i relativi spazi aggregativi sociali. Si è, inoltre, previsto un intervento, previa acquisizione al patrimonio comunale, sull’area dell’ex forte Beleno, dove è stato previsto un intervento per il recupero delle strutture murarie militari e la valorizzazione delle superfici come parco urbano con una notevolissima valenza panoramica e paesaggistica. A questo si aggiunge, per il territorio di entrambe i comuni la via industriale (ex ASI) che dallo svincolo A2 arriva al centro di Campo, sviluppandosi sul territorio di entrambe i comuni». È quanto si legge in un comunicato firmato dal consigliere di maggioranza Pietro Caminiti, che rende note le decisioni assunte durante l’incontro tenutosi al Comune di Campo C. il 10 febbraio scorso.

Un incontro, prosegue Caminiti, «che ha avuto carattere operativo riguardo le scelte organizzative e contenutistiche da trasmettere alla Città Metropolitana entro la giornata successiva, per partecipare all’avviso di manifestazione d’interesse fatto dalla Città Metropolitana nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ai sensi dell’art. 21 del D.L. n.152/2021, convertito nella L. n.233/21, che le assegna risorse per € 118.596.100,00 in attuazione della specifica linea programmatica dei “Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2”. Per tale ambito di intervento – spiega ancora Caminiti – le iniziative ammissibili sono quelle che consentono una “… migliore inclusione sociale” promuovono “la rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche …”. La norma attribuisce alla Città Metropolitana il compito di individuare i progetti finanziabili proposti dai comuni appartenenti all’area metropolitana i quali per candidarsi devono rappresentare da soli o associati un numero di abitanti almeno pari a 15.000 abitanti. Per questa ragione si è reso utile operare in sinergia tra il comune di Villa San Giovanni e quello di Campo Calabro».

A schede progettuali presentate, dunque, il consigliere Caminiti ritiene necessario «chiarire i contenuti della riunione scindendoli in maniera netta da quanto discusso in altri contesti onde evitare confusione in chi legge».

«Alla riunione presso la sede comunale di Campo Calabro – fa sapere Caminiti – erano presenti per Campo Calabro il sindaco Sandro Repaci e il responsabile dell’ufficio tecnico ing. Giorgio Laganà; per il comune di Villa S. Giovanni il vicecommissario Giuseppe Putortì con il sottoscritto consigliere di maggioranza e con il collega di minoranza Salvatore Ciccone, supportati dal tecnico dell’Ufficio LL.PP. Giuseppe Sergi. Dalla discussione sono emerse le scelte operate da ciascuno dei due enti che, in proporzione al peso degli abitanti, rispondono ai requisiti della manifestazione d’interessi e risultano strategici per le strategie di rigenerazione urbana e di inclusione sociale. L’intervento ha lo scopo di recuperare e riqualificare siti urbani degradati considerando che i due comuni associati e le aree oggetto degli interventi costituiscono la porta di ingresso meridionale dell’Aspromonte attraverso l’autostrada A2 ed il porto di Villa San Giovanni. Le opere che, da progetto verranno realizzate – assicura infine Caminiti – non avranno un significativo impatto ambientale considerando che si tratterà di interventi di recupero e riqualificazione di manufatti industriali ormai in disuso e abbandono, che oggi rappresentano aree di degrado urbano e che, in seguito agli interventi, diventeranno spazi verdi sostenibili, poli ambientali e culturali di uso sociale, aree dedicate al tempo libero, servizi per l’integrazione socio culturale e centri di promozione e confronto interculturale».

 

 

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