VILLA. Logistica, Idv sfida i 5 ex sindaci a un confronto pubblico e online

20 Febbraio 2022
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VILLA SAN GIOVANNI – «Da quanto diffuso ieri dai 5 ex sindaci e mezzo, emerge una sola notizia: il Partito Democratico intende mantenere la stessa ambiguità che lo accompagna da tempo. E, infatti, mentre da una parte i 5 continuano a parlare di composizione civica, dall’altro una volta utilizzano il portavoce del PD e l’altra il gruppo consiliare del PD per prenotare gratuitamente la sala consiliare che poi sarebbe costata solo qualche euro a testa». Inizia così la nota diffusa ieri da Idv in merito all’ultima iniziativa dei 5 ex sindaci di Villa San Giovanni, che a detta del commissario regionale Francesco Molinari e del responsabile cittadino Antonio Morabito sono autori di «imbarazzanti bugie».

Italia dei Valori rincara quindi la dose su quanto divulgato dagli ex sindaci: «Sui contenuti il discorso cambia! Qui siamo di fronte a bugie imbarazzanti e pastrocchi inverosimili ma funzionali al sistema di potere del PD e fatti passare come una straordinaria e innovativa idea che per l’occasione viene presentata addirittura all’Associazione dei Comuni dell’area dello Stretto, cioè ad una organizzazione non riconosciuta al pari della bocciofila di Bellinzago. Fatta salva l’idea della logistica, con una stridente forzatura viene inserito un utilizzo improprio dello Scalo di Bolano, immaginando che un autotrasportatore paghi da 100 a 1000 euro solo per portare le merci da Messina a Villa, dove poi verranno trasferite sui treni merci. Idea balzana ma che lascia tranquilla l’Autorità Portuale dello Stretto, in alternativa all’idea, questa sì produttiva, di far diventare Bolano il service del Porto di Gioia Tauro con un ennesimo trasferimento di Autorità Portuale e realizzando il Distretto dei Trasporti».

Idv approfondisce e chiarisce il proprio discorso tornando indietro nel tempo: «L’idea di un Distretto dei Trasporti nasce nel 2008, allorquando per protestare contro la forzatura prevista da Rocco CASSONE di ridurre il polmone di stoccaggio dai 36.000 mq a soli 8.500, incontrammo il Governo nella persona del Sottosegretario Nitto PALMA che si convinse e diede disposizioni per riportare alle originarie dimensioni l’area di Castelluccio. In quella fase l’impegno fu di trasformare il piazzale di stoccaggio in “Autoporto”, facendolo progettare da ANAS secondo le direttive di autotrasportatori e Università Mediterranea e quando fu pronto lo presentammo al Sottosegretario alle Infrastrutture GIACHINO. Nel frattempo e solo in ragioni di rapporti personali, chiedemmo all’Università la verifica della fattibilità tecnico-economica di un’area logistica adiacente all’Autoporto e che coinvolgesse anche lo Scalo di Bolano. In breve ci venne consegnata non la fattibilità ma un progetto, così come richiesto dall’Unione Europea, escludendo nella circostanza l’utilizzo di Bolano per la contrarietà del professore Francesco RUSSO, sebbene l’idea, ben chiara, venne promossa più volte presso il Comune di Gioia Tauro coinvolgendo anche la Regione Calabria. Il progetto complessivo fu poi ufficialmente presentato presso l’Hotel Plaza nel 2013, con il convinto coinvolgimento di Confindustria Reggio Calabria, nella persona del Presidente dell’epoca, Andrea CUZZOCREA, che propose di inserirlo nei PON che Confindustria avrebbe presentato direttamente. A tale progetto si oppose subdolamente tutta la classe politica locale e la CGIL cui era stato altresì presentato il progetto complessivo e invitata alla conferenza stampa di presentazione ma che non si presentò per le pressioni subite da parte di esponenti villesi del PD».

«Il progetto è, dunque, conosciuto a tutti i sindaci, alcuni dei quali lo hanno proposto nei loro programmi amministrativi che, evidentemente, non hanno nemmeno letto prima di firmarli e presentarli. E tanto è vero questa circostanza che non più tardi di 20 giorni fa, uno dei 5 ex sindaci, ci chiedeva dove poter rinvenire il progetto ed a cui spiegavamo che il progetto è di nostra proprietà e saremmo stati ben felici di illustrarlo, dati alla mano, in un incontro pubblico. Di certo sfugge la modalità con la quale, dopo avere presentato il progetto per la realizzazione del cd “ecopass”, che langue da luglio 2010 e il progetto definitivo dell’Autoporto, se i cinque (e mezzo) ex amministratori non provino un minimo di vergogna a tentare di prendere in giro una Comunità che per colpa loro ha perso gli ultimi 20 anni e si candida a perderne altri 5. Ovviamente sfidiamo anche i 5 ex ad un confronto pubblico e online su questi temi e sui progetti già realizzati, di modo che tutti possano vedere dove sta la verità, con un moderatore a loro gradito e nella data che avranno 10 giorni di tempo per indicare e che viceversa promuoveremo noi», conclude Italia del Valori.

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