VILLA SAN GIOVANNI – “Dalla città dei bisogni alla città dei diritti e delle opportunità”. È stato questo l’obiettivo che, sabato pomeriggio nella sala operaia, ha fatto da filo conduttore ai tavoli tematici della prima agorà organizzata in vista delle prossime elezioni comunali. L’iniziativa, promossa e sottoscritta da 35 cittadini impegnati in politica, nel sociale e nell’associazionismo, ha ottenuto una buona risposta in termini di partecipazione e consensi.
Tre i tavoli tematici che hanno visto confrontarsi organizzatori e ospiti: gestione dei servizi essenziali; strumenti di programmazione del territorio; cultura, turismo, sviluppo sostenibile.
I partecipanti si sono suddivisi in quattro gruppi (uno in modalità telematica), ognuno dei quali ha trattato per circa un’ora tutti e tre i temi sotto la guida dei rispettivi moderatori. Una discussione a cui ogni partecipante ha potuto offrire un contributo fattivo, disquisendo sui principali problemi che attanagliano Villa San Giovanni. Si è parlato di approdi a sud, di traffico, di inquinamento, di malattie oncologiche. E ancora: Piano strutturale (ex Piano regolatore), Piano spiaggia, erosione costiera, edilizia scolastica, barriere architettoniche. E, naturalmente, tra le altre cose, rete idrica e fognaria, raccolta differenziata, riqualificazione degli spazi pubblici.
«Oggi abbiamo avviato un percorso per costruire assieme una visione di città. Vogliamo portare avanti un’azione corale per ridare a Villa la dignità che merita, affinché non sia più solo una città di passaggio. Dalla discussione arriveremo ai metodi per risolvere i problemi», ha spiegato nelle sue conclusioni il giovane avvocato Natale Evoli, già candidato in quota centrosinistra. È poi toccato all’ex consigliere comunale Filippo Bellantone, rappresentante del Pd locale e membro dell’Assemblea regionale dem, sintetizzare i contenuti del tavolo tematico da lui moderato: «La gente si aspetta una enorme dose di trasparenza amministrativa, perché oggi c’è troppo distacco tra la casa comunale e il cittadino. Dal confronto è poi emerso che a Villa, oggi, tutto è diventato un’emergenza. Pertanto, andremo a fare una mappa di tutte le emergenze per cominciare a studiare, a proporre, delle linee di interventi. Tra le questioni affrontate, lo spostamento degli approdi a sud: qualcuno ha mai interloquito col quartiere di Acciarello? Tutti vogliamo gli approdi a sud, ma dobbiamo capire tutti assieme dove verrebbero meglio (a Bolano o dietro l’area ferroviaria, ndr)». Cristian Lofaro, esponente di Azione, ha tirato le somme del proprio gruppo illustrando un traguardo preciso: «Bisogna ricucire il tessuto sociale cittadino e puntare sulla rigenerazione urbana e sociale, recuperando il senso di appartenenza». A tal fine «bisogna mettere al centro i cittadini», ha detto Alessandro Trovato riepilogando il dibattito moderato: «Rete idrica e fognaria, strade e servizi essenziali – ha concluso – per rendere Villa una città normale. Partire dai problemi per un progetto a lungo termine di sviluppo armonico e sostenibile, dal punto di vista sociale ed economico-finanziario».
Francesca Meduri
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