«Le nostre battaglie continuano anche dopo le elezioni. Non siamo qui per fare campagna elettorale, non ci candideremo alle comunali da nessuna parte. Il nostro impegno personale è dettato dal profondo desiderio di riuscire a riscattare questa nostra terra tanto amara quanto amata». Lo ha detto Carlo Tansi, leader del movimento civico Tesoro Calabria, nel corso del suo tour ultimo nel Reggino, che lo ha visto sostenere le cause degli abitanti di Cannitello per il problema dell’erosione costiera e dei cittadini di Scilla per la questione relativa all’ex ospedale, oggi Casa della Salute mai effettivamente divenuta tale.
Il geologo del Cnr conferma l’allarme su Cannitello: «Le case sul mare rischiano di essere inghiottite»
Carlo Tansi, leader di Tesoro Calabria, si mette a disposizione in modo immediato e gratuito per salvare Cannitello dall’erosione costiera. Lo fa nelle vesti di politico che continua a confrontarsi col territorio, e naturalmente lo fa da geologo e da studioso del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche). La sua grande competenza in materia può fare la differenza, fermo restando che dovranno essere le istituzioni preposte – Regione, Città Metropolitana, Comune – a darsi una mossa per sbloccare e usare i finanziamenti esistenti e reperire nuove risorse per risolvere una volta per tutte il gravissimo problema che sta riducendo ai minimi termini la spiaggia di Cannitello con effetti distruttivi su diverse case che si affacciano sul mare. La situazione è molto critica, e Tansi lo dice chiaramente durante il sopralluogo nei luoghi colpiti dall’erosione. Accompagnato da altri membri di Tesoro Calabria viene accolto da cittadini, in primis i proprietari di alcune abitazioni danneggiate dalle mareggiate, e da associazioni nel punto maggiormente ferito dalle burrasche e cioè il tratto di arenile corrispondente alla via Torrente Zagarella. E qui Tansi va subito al dunque, prendendo atto che il fenomeno erosivo altro non è che la conseguenza del malfunzionamento dell’officiosità idraulica causato dall’uomo: «Il torrente che c’era una volta era fondamentale perché alimentava la spiaggia col materiale che proveniva dalla montagna. Ciò non è stato più possibile da quando il torrente è stato ucciso, coperto! Quindi il mare è arrivato alle case, da entrambi i lati. Oggi è necessario ripristinare il canale e progettare dei pennelli antierosione. Ai pennelli ci dovrà pensare la Regione e non la Protezione civile», spiega il leader di Tesoro Calabria confermando quindi l’allarme già lanciato dai cannitellesi: «Bisogna fare presto! Nel giro di qualche mese, infatti, decine e decine di abitazioni rischiano di scomparire. Tutte le case sul mare sono a rischio, in pochissimo tempo l’erosione della spiaggia potrebbe raggiungere anche quelle che ora sono apparentemente al sicuro». Ad avvalorare le parole di Tansi la testimonianza di uno dei proprietari, Francesco Germanò: «Di fronte a casa mia la spiaggia è sparita nel giro di due mesi, e a breve il problema riguarderà pure le case verso sud». Una richiesta precisa, ferma, arriva da Piero Idone (Wwf): «Serve un’attenzione seria, con una conferenza dei servizi che veda protagonisti professionisti e studiosi di caratura nazionale e internazionale. In particolare, l’ideale sarebbe una collaborazione con l’Università di Catania, i cui studiosi conoscono molto bene l’area dello Stretto e della Costa Viola. È chiaro che, vista la situazione odierna, sarebbe utile un intervento tampone purché non invasivo». E proprio al Wwf, e ad altre associazioni e ai proprietari delle case, il leader di Tesoro Calabria consegnerà una sua relazione tecnica sul litorale di Cannitello, che preparerà in modo del tutto gratuito.
Tesoro Calabria su ex ospedale di Scilla: «Una struttura strategica ma che cade a pezzi!»
Sit-in più partecipato del solito all’ingresso della Casa della salute, dove arriva Carlo Tansi a sostenere la protesta pacifica contro la chiusura notturna del Punto di primo intervento e il continuo depotenziamento dell’ex ospedale “Scillesi d’America”. Il leader di Tesoro Calabria abbraccia in toto la causa a difesa di una struttura sanitaria che ritiene strategica: «È gravissimo che il Ppi non sia stato riaperto h24 dal primo marzo, come era stato assicurato. Questi sono servizi fondamentali per le comunità. Se un infartuato arriva da Bagnara qui viene salvato, per raggiungere Reggio ci vuole più tempo e lì il pronto soccorso scoppia». Tansi non ci sta e tuona: «Ogni posto chiuso nella sanità pubblica è un posto aperto in quella privata, dove tanti consiglieri regionali hanno parenti e amici. Chi ha i soldi si salva, chi no muore!». Ricordando che lo “Scillesi” era un ospedale d’eccellenza prima della chiusura sancita dall’allora governatore Scopelliti, Tansi lancia poi l’allarme anche sulle condizioni fatiscenti dell’edificio: «Ci sono calcinacci che cadono in testa. È pericoloso e bisogna intervenire». Presente pure stavolta il sindaco Pasqualino Ciccone, che sin da subito ha appoggiato l’iniziativa popolare promossa da Carolina Cardona: «Andremo fino in fondo per tutelare il diritto alla salute. Ci sentiamo presi in giro. La prossima settimana, autorizzazioni permettendo, faremo una manifestazione a Bagnara Calabra».
Potrebbe interessarti
Rifiuti pericolosi nella rete fognaria di Reggio Calabria: denunciato titolare nota azienda
Francesca Meduri - 20 Novembre 2024Nell’ambito di un’attività di tutela ambientale, svolta dalla Polizia metropolitana di Reggio Calabria, diretta dal comandante Francesco Macheda, è stato…
Reggio, presidio di solidarietà per il magistrato Stefano Musolino
Francesca Meduri - 20 Novembre 2024La sezione Rosa Luxemburg di Sinistra Italiana di Reggio Calabria lancia un appello urgente a tutte le realtà politiche, civiche e…
Scilla, perseguita e minaccia il presunto amante della moglie: uomo sottoposto a misura cautelare
Francesca Meduri - 20 Novembre 2024MISURA CAUTELARE PER ATTI PERSECUTORI. UN UOMO SOTTO ACCUSA PER MINACCE E AGGRESSIONI I Carabinieri della Stazione di Scilla…