VILLA SAN GIOVANNI – «L’ufficio tecnico risponde ma si sbaglia di più di 10 anni». Lo afferma in un comunicato il responsabile cittadino di Italia dei Valori, Antonio Morabito, commentando il riscontro che ha ottenuto dopo aver interpellato il Comune su due importantissime opere per la città.
«Rispondono alle peggiori logiche amministrative le risposte fornite dall’Ufficio Tecnico Comunale, in ordine a due opere che la città aspetta da decenni e che gli uffici comunali hanno liquidato come se si trattasse di una barzelletta, a parte le imprecisioni e le falsità che emergono dai documenti forniti dal Comune e che dimostrano come la politica abbia giocato e stia giocando con gli interessi della città.
Sono di pochi giorni fa, infatti, le note fatte avere, quale risposta ad una precisa richiesta da parte nostra, sia rispetto all’Autoporto sia rispetto all’Area intermodale di via Mazzini, opere che ovviamente non interessano alla maggioranza dei “costruttori” delle coalizioni che si contenderanno le prossime amministrative, ma che rispondono a principi legalitari di cui questa città fa volentieri a meno da decenni.
Rispetto all’Autoporto che risponde ad una prescrizione del Ministero dell’Ambiente, candidamente l’Ufficio Tecnico ha risposto che le somme impegnate devono essere svincolate dall’OSL facendo le stesse riferimento al 31/12/2020, dimenticando che tali somme sono invece nella disponibilità dell’Ente dal 1.1.2013 e l‘opera definita dal marzo 2012. Tuttavia l’Ufficio tecnico, quasi fosse stato istituito ieri, non bada al passato e alla violazione di precise prescrizioni e si limita a citare una formuletta imparata a memoria, infischiandosene che questa città ne ha piene le tasche di sotterfugi e giustificazioni del piffero.
Che sia una puerile giustificazione, peraltro, è dimostrato anche dal fatto che allo stato l’Ufficio Tecnico non da contezza della predisposizione di alcun tipo di bando di gara da pubblicarsi, sebbene in eccessivo notevole ritardo, finalizzato alla realizzazione dell’opera ma, anzi, da conto di una “Convenzione” con ANAS da stipularsi, nonostante vi sia più di un dubbio circa la linearità dei comportamenti di tale società anche alla luce degli ultimi avvenimenti giudiziari.
Stessa cosa dicasi per l’Area di via Mazzini che, nel settembre scorso, secondo il tecnico ed alla presenza del sindaco ff, Richichi e dell’Assessore Giustra, sarebbe stata consegnata alla ditta entro 10 giorni per poi essere consegnata, finita, alla città, entro 180 giorni. Una “boutade” anche questa, secondo l’ufficio tecnico, che ha comunicato come non vi sia alcun atto di gara che interessi tale opera.
Tutto questo accade mentre si registra l’ostinazione del sindaco Siclari a tenere sotto scacco la città e mentre i responsabili degli ultimi 30 anni di amministrazione comunale, giocano a Monopoli e parlano di grandi strategie ed opere in divenire, mentre non sono stati capaci di spendere risorse già disponibili per progetti definiti da decenni.
Mentre aspettiamo dal gennaio 2018 di essere convocati in Procura per rilasciare dichiarazioni in merito a queste opere ed al Decreto Emergenza, vuol dire che proveremo ad interessare altri organismi in grado di fornire idonee risposte agli interessi di questa città».
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