Erosione costiera a Cannitello, scatta la diffida per Ministero, Regione, Metro City e Comune

23 Aprile 2022
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VILLA SAN GIOVANNI – L’associazione culturale “La Madonnina”, tramite l’avvocato Domenico Ruggiero, ha trasmesso una diffida agli enti competenti in materia di erosione costiera e cioè al Ministero della Transizione ecologica, al Dipartimento di Protezione civile della Regione Calabria, alla Città Metropolitana di Reggio Calabria e al Comune di Villa San Giovanni.

 

«Cannitello, frazione di Villa San Giovanni, – si legge nella diffida – è un simbolo della Calabria affacciata sullo Stretto di Messina. L’erosione costiera e la sua mala gestio da parte delle Amministrazioni in indirizzo è giunta ad un punto di non ritorno. Le opere messe in campo negli anni passati, non solo non hanno risolto il problema, ma lo hanno ulteriormente aggravato accelerando i processi erosivi; le opere approntate a difesa della costa hanno reso l’ordinario fenomeno di erosione constatato fino al 2010 un fenomeno in costante accelerazione, giungendo alla drammatica condizione oggettivamente constatabile all’attualità.

 

Nel mirino lavori eseguiti male  che hanno prodotto l’effetto contrario

«L’associazione mia assistita – ricorda l’avvocato Ruggiero – ha già segnalato alle autorità competenti l’erroneità degli interventi, evidenziando in particolare che tra le fiumare Zagarella e Santa Trada sono state realizzate delle opere per contenere il fenomeno dell’erosione, ma la barriera messa in acqua ha prodotto l’effetto contrario cancellando una importante porzione di spiaggia. Gli interventi, peraltro progettati senza uno studio meteo – marino con studio a modello fisico, sono stati eseguiti in totale difformità rispetto alla già approssimativa progettazione. Il mare colpisce violentemente l’indifeso abitato di Cannitello, privato dello spazio – volume litoraneo. Il ripascimento naturale del litorale di Cannitello è inoltre impedito dalla barriera costruita. Nel caso di specie non sono state rispettate le Linee Guida Nazionali per la difesa della costa dai fenomeni di erosione e dagli effetti dei cambiamenti climatici. In particolare non si è adeguatamente valutata l’importanza della risorsa sedimenti per la difesa della costa dall’erosione. L’erosione della costa di Cannitello ha raggiunto in molti tratti livelli di grave dissesto e, considerata la rapida evoluzione dei fenomeni di arretramento delle spiagge degli ultimi anni, causata dall’intervento stigmatizzato, le prospettive future sono preoccupanti. I fenomeni testè descritti hanno causato il parziale crollo di talune abitazioni e, circostanza ancor più grave, attività commerciali rischiano di essere travolte dalle mareggiate impedendo di fatto lo sviluppo delle attività economiche. Il “danno ambientale pubblico” viene dunque seguito da quello che è stato efficacemente definito “danno ambientale privato”. Per questo motivo, si rende necessario allargare la collaborazione tra i soggetti che hanno competenza in materia di difesa della costa e che hanno interessi nello sviluppo economico di questo territorio, con l’obiettivo unico di favorire uno sviluppo sostenibile della fascia costiera e la difesa di quella risorsa naturale che rappresenta l’elemento caratterizzante del paesaggio dello Stretto di Messina».

Prima richiesta: «Intervenire subito con attività di ripascimento “tampone”»

 

«Tanto premesso e ritenuto, l’Associazione Culturale “La Madonnina” – prosegue la diffida – chiede: · l’immediato avvio delle attività, “tampone”, di ripascimento artificiale, utilizzando i sedimenti provenienti dai corsi d’acqua afferenti a bacini idrografici o sub-bacini, per l’alimentazione della fascia litoranea (es.: priorità di finanziamento per interventi che utilizzano sedimenti provenienti dalle aste fluviali, invasi e opere idrauliche) anche con riferimento all’art. 114, comma 2 e all’art. 117, c. 2-quater del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e norme regionali di settore inerenti la realizzazione delle opere di manutenzione straordinaria e ordinaria dei corsi d’acqua e dei grandi invasi; · avviare la “rimessa in circolo” nella dinamica costiera dei sedimenti provenienti da: – ambiti portuali (es.: gestione consortile della manutenzione ordinaria delle imboccature portuali, incentivando la corretta applicazione del DM 173/2016); – tratti costieri sovra-sedimentati; – scavi eseguiti per interventi in campo civile/edile lungo la fascia litoranea; – by pass di sedimenti. · Successivamente agli interventi di messa in sicurezza realizzati a mezzo del ripascimento “tampone” si attende un intervento programmato di lungo periodo rispettoso delle Linee Guida Nazionali per la difesa della costa dai fenomeni di erosione e dagli effetti dei cambiamenti climatici. · Si chiede infine l’applicazione della delibera del Consiglio Comunale con la quale l’Amministrazione impegnava il Sindaco a verificare la rispondenza delle opere effettuate al progetto approvato e finanziato con l’adozione di ogni atto consequenziale. Si chiede ai sensi della L. 241 del 1990 si chiede di conoscere: – l’indicazione del nominativo del Responsabile del procedimento amministrativo qualora diverso dal soggetto titolare del potere di emanazione del provvedimento definitivo; – l’indicazione del termine di definizione dei procedimenti amministrativi in corso relativi alla messa in sicurezza del litorale di Cannitello. Con l’avvertenza che in caso di mancati riscontri, entro e non oltre 15 giorni dalla ricezione della presente, mi vedrò costretto a tutelare i diritti dai miei assistiti promuovendo ogni opportuna azione, anche per il risarcimento danni subiti e subendi, dinanzi all’Autorità Giudiziaria Civile, Penale ed Amministrativo117, c. 2-quater del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e norme regionali di settore inerenti la realizzazione delle opere di manutenzione straordinaria e ordinaria dei corsi d’acqua e dei grandi invasi; · avviare la “rimessa in circolo” nella dinamica costiera dei sedimenti provenienti da: – ambiti portuali (es.: gestione consortile della manutenzione ordinaria delle imboccature portuali, incentivando la corretta applicazione del DM 173/2016); – tratti costieri sovra-sedimentati; – scavi eseguiti per interventi in campo civile/edile lungo la fascia litoranea; – by pass di sedimenti. · Successivamente agli interventi di messa in sicurezza realizzati a mezzo del ripascimento “tampone” si attende un intervento programmato di lungo periodo rispettoso delle Linee Guida Nazionali per la difesa della costa dai fenomeni di erosione e dagli effetti dei cambiamenti climatici. · Si chiede infine l’applicazione della delibera del Consiglio Comunale con la quale l’Amministrazione impegnava il Sindaco a verificare la rispondenza delle opere effettuate al progetto approvato e finanziato con l’adozione di ogni atto consequenziale. Si chiede ai sensi della L. 241 del 1990 si chiede di conoscere: – l’indicazione del nominativo del Responsabile del procedimento amministrativo qualora diverso dal soggetto titolare del potere di emanazione del provvedimento definitivo; – l’indicazione del termine di definizione dei procedimenti amministrativi in corso relativi alla messa in sicurezza del litorale di Cannitello. Con l’avvertenza che in caso di mancati riscontri, entro e non oltre 15 giorni dalla ricezione della presente, mi vedrò costretto – conclude il legale de “La Madonnina” –  a tutelare i diritti dai miei assistiti promuovendo ogni opportuna azione, anche per il risarcimento danni subiti e subendi, dinanzi all’Autorità Giudiziaria Civile, Penale ed Amministrativo».

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