«Questa Comunità – spiega Caminti – ha voglia di riscatto e di rinascita e la rassegnazione di questi ultimi anni è stata solo il frutto dello stato di degrado in cui la città è sprofondata.
Fino ad ora il centro destra non ha affrontato il tema dell’emergenza ambientale: è ora di farlo – continua l’aspirante sindaco – con il metodo della verità, partendo dalle opere del decreto di emergenza ambientale al palo dal 2003. Il primo atto della “Lista civica per Villa” sarà mandare in appalto l’area di sosta multimodale di via Mazzini: l’annuncio elettorale del settembre scorso è stato un bluff ma la città, soprattutto il quartiere dell’Immacolata, va liberata dai mezzi in sosta selvaggia. La priorità resta, poi, l’autoporto: il progetto definitivo dei 26mila metri quadrati a Castelluccio c’è e l’idea vincente è quella di un bando integrato per la progettazione esecutiva, la realizzazione e la cogestione. Gli otto milioni di euro residui dai fondi del DPCM non saranno sufficienti a realizzare per intero l’opera e il Comune nello stato di dissesto in cui versa non ha disponibilità economiche proprie: per questa ragione, ma anche per accelerare i tempi di costruzione, chi si aggiudicherà l’appalto sarà chiamato alla cogestione dello stesso, sul modello di quanto avvenuto in altre situazioni simili, una tra tutte Catania.
L’emergenza ambientale – sottolinea Caminiti – non è solo inquinamento atmosferico, ma anche elettromagnetico: il consiglio comunale ha approvato il regolamento, ma non basta! Va fatta la mappatura delle antenne e bisogna rilevare i livelli delle onde già propagate per poter poi applicare quel regolamento e chiamare la commissione tecnica ad esprimere la propria valutazione ex ante al rilascio di qualsiasi autorizzazione a nuove installazioni».
E ancora: «Ci sono azioni che sono “a costo zero”: richiedono tanto impegno e capacità amministrativa. Richiedono coraggio, come quello che deve esercitare un primo cittadino quale massima autorità sanitaria del suo Comune a pretendere che siano rilevati i livelli di inquinamento ed adottare i successivi provvedimenti contingibili e urgenti. Basta applicare le regole, con la forza che viene dalla legittimazione popolare e dalla libertà di autodeterminarsi».
«Questo è e deve essere il nuovo approccio alla politica e il nuovo metodo di amministrare: noi – conclude Giusy Caminiti – lo stiamo proponendo e la gente dimostra massima attenzione e gradimento. Questo ci incoraggia a proseguire con più convinzione e determinazione. Ascoltare è la nostra risorsa, con un programma che di giorno in giorno si arricchisce di nuove idee».
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