
Il Presidente UDC Antonio De Poli, il Segretario nazionale Lorenzo Cesa e il Commissario provinciale Paolo Ferrara
«Sembrano lontani i tempi delle scorse elezioni regionali dove in riva allo Stretto l’UDC ha incassato il peggior risultato di sempre. Alla fiducia riposta dal Segretario Nazionale Lorenzo Cesa e del Presidente Antonio De Poli, con entusiasmo e spirito di servizio, ho accettato con grande responsabilità la nomina a commissario provinciale a Reggio Calabria dove, in sinergia con i vertici di partito, abbiamo azzerato tutti i ruoli territoriali attivando una rigenerazione dell’attuale classe dirigente con azioni mirate a fortificare la nostra rappresentatività nell’intera provincia». Lo afferma Paolo Ferrara, commissario provinciale Udc Reggio Calabria.
«Dinanzi a questi nuovi scenari con l’UDC – spiega Ferrara – abbiamo cercato di agire in tutto il territorio metropolitano per come è nel DNA dello scudocrociato, facendo i moderati. In tutte le trattative ci siamo prodigati per la mediazione fra le parti, cercando sempre di aggregare le nostre idee agli alleati e restare uniti. Come afferma il nostro Segretario Lorenzo Cesa: “Le ragioni per restare uniti devono essere più profonde di eventuali divisioni”.
«A tal proposito – prosegue Ferrara – è doveroso evidenziare che nel centrodestra sembra molto lontano lo scorso ottobre quando, una coesa e armoniosa squadra, ha consentito di spianare la strada della vittoria di Roberto Occhiuto a Governatore della Calabria. In un centrosinistra già allo sbando alle ultime elezioni regionali pesano invece ulteriormente le scelte “calate dall’alto” di una nuova classe dirigente, probabilmente, timida e inesperta che ha portato alla non presentazione dei simboli nei principali comuni al voto.
Mentre in Calabria nei 75 comuni chiamati al voto per eleggere sindaci e consiglieri comunali emergono macroscopiche divisioni all’interno delle tradizionali coalizioni frutto di laceranti personalismi e rancori passati che amplificano le beghe locali mettendo persino in secondo piano idee, proposte e programmi, con lungimiranza e lucidità l’UDC, in perfetta sinergia con i vertici nazionali, abbiamo deciso a Villa San Giovanni – sottolinea Ferrara – di agire “fuori dagli schemi” cercando di avviare dialoghi e confronti con tutte le forze territoriali, a partire dai nostri storici alleati e, nel contempo, ascoltando in modo inclusivo tutti indistintamente dal colore di appartenenza, dando priorità alle realtà civiche e sociali presenti. Tale apertura ha quindi favorito la costituzione di una nuova area moderata inclusiva con assi inediti che potrebbero consolidare un nuovo laboratorio politico con la volontà di tracciare una realtà inclusiva che parli a tutte le forze moderata presenti con l’obiettivo di dar vita a una sempre più concreta aggregazione di centro che dia priorità alle necessità territoriali e al miglioramento della qualità della vita. Motivazione per la quale con la nostra presa di posizione a Villa saremo determinanti e garantiremo la volata alla vittoria della candidata Giusy Caminiti».
«A Palmi invece, il comune più popoloso di questa competizione elettorale, nonostante abbiamo trovato “una storia in macerie” con non poche difficoltà – continua Ferrara – siamo riusciti a presentare il nostro simbolo a sostegno del dott. Giovanni Barone candidato a sindaco della città dimostrando a tutti gli alleati di lavorare con maturità e spirito di squadra. Quando la coalizione va unita sarà semplice raggiungere la vittoria. A chiusura campagna elettorale, consapevoli di avere inserito candidati di spicco anche in altre liste alleate che non solo si stanno giocando la loro elezione, ma che hanno già sposato il nostro progetto di rigenerazione. Pertanto a Palmi l’UDC insieme agli altri candidati saremo protagonisti, determinanti e grazie al nostro contributo garantiremo la vittoria di Giovanni Barone.
Negli altri comuni chiamati al voto in provincia di Reggio Calabria eleggeremo nostri consiglieri anche a Bagnara, Bovalino, Calanna, Laganadi, Motta San Giovanni e San Ferdinando. Con i nostri nuovi amministratori da giorno 13 giugno ci aspetta la fase due della nostra rigenerazione: divulgare i valori della nostra storia, continueremo a farlo con l’entusiasmo e la passione di sempre consapevoli di essere riusciti a costruire una rigenerata UDC sempre più determinate e protagonista di un’area moderata inclusiva con l’obiettivo di dar vita a una sempre più concreta aggregazione di centro – conclude Ferrara – che dia priorità alle necessità territoriali e al miglioramento della qualità della vita».
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