L’incessante lavoro compiuto ha permesso dunque di deferire per il reato di cui all’art. 256 co. 3 del D. Lgs nr. 152/2006 (Codice dell’ambiente) un imprenditore agricolo originario del cosentino ma residente a Polistena, sorpreso all’interno di un proprio terreno nell’appiccare il fuoco ad una serie di materiali consistenti in rifiuti non pericolosi, scongiurando pertanto un potenziale danno ambientale.
Ancora, i militari dell’Arma hanno colto in flagranza un ragazzo di Cinquefrondi intento a dare alle fiamme delle sterpaglie collocate in un terreno situato nelle adiacenze di un noto esercizio commerciale a Polistena, deferendolo per il reato di cui all’art. 423 del codice penale, preservando di conseguenza l’incolumità delle persone e l’integrità della struttura.
Il quadro indiziario rassegnato alla Procura della Repubblica di Palmi, si è sostanziato in un articolato mosaico probatorio corroborato dall’identificazione certa dei responsabili delle condotte poc’anzi esplicitate, con la specificazione che, trattandosi di un provvedimento che si colloca nella fase delle indagini preliminari, rimangono salve le ulteriori valutazioni – anche a favore degli indagati – da compiersi in sede processuale.
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