«Per cominciare è forse il caso di riprendere il concetto che il Sindaco ha voluto utilizzare per concludere quello che può essere considerato senza possibilità di smentita “il peggiore articolo della sua carriera giornalistica”, ovvero “… la assoluta incapacità di rapportarsi con rispetto alla più alta carica istituzionale” attribuita all’incolpevole capogruppo dell’opposizione Marco Santoro. Perché, “la più alta carica istituzionale” di un Comune, prima di pretendere, dovrebbe dimostrare di meritare, sapendo p.e. come deve “pretendere” che sia predisposto un Consiglio e come questo debba essere svolto per garantire a tutti (e sia chiaro “a tutti”!) i consiglieri e all’intera Comunità l’informazione completa, la trasparenza sugli atti ed eventualmente, anche, la presenza di chi quegli atti può e deve illustrare tecnicamente, nel momento in cui si tratti di materia che esula dall’ordinarietà, ed eventualmente rivolgersi “a muso duro” nei confronti di chi non ha garantito ciò, avendo, al contempo, il buon gusto di chiedere scusa alla Comunità ed ai consiglieri ai quali non era stata fornita, per tempo, la documentazione disponibile completa avendo anche cura di giustificare il motivo per cui non era stata predisposta l’audizione dell’ufficio tecnico perché illustrasse tutta la documentazione inerente la problematica posta all’ordine del giorno “discussione su utilizzo e fruizione delle aree portuali” (titolo alquanto infelice), in quella seduta consiliare del 5 agosto. Negare non equivale né a risolvere, né tantomeno a contrastare legittime e oggettive contestazioni! Soprattutto quando per negare si fa ricorso a delle grossolane “bugie”. L’illustre sig. Sindaco, anche per la sua esperienza giornalistica, è a conoscenza del fatto che sull’argomento dell’attraversamento e poi dell’Autorità Portuale, il Circolo cittadino di Fratelli d’Italia ha, da sempre, avuto una particolare attenzione ed io stesso, quale portavoce, ho fatto giungere a lei come a tutte le altre testate giornalistiche le nostre considerazioni critiche su tali argomenti, fin dal commento alla presentazione dei “cinque ex sindaci”. In questa logica il giorno 2 di agosto facevo richiesta di accesso agli atti, con avvenuta registrazione (Protocollo pec 23163 del 03-08-2022), e già il successivo giorno 4 (Protocollo pec 23385 del 03-08-2022), ricevevo, dall’Ufficio tecnico, la documentazione contenente la lettera dell’Autorità portuale avente per oggetto “DPSS – Documento di Programmazione del Sistema Portuale dello Stretto” composta da 6 pagine ed avente come “allegato” quello che il Presidente Mega definisce come la “… presentazione unitaria che la Proger S.p.A ha elaborato sulla scorta di quelle illustrate nei vari incontri …”. Ciò per dire che un qualunque cittadino informato avrebbe potuto, prima del Consiglio comunale del 5 agosto, disporre della documentazione più significativa “istituzionalmente parlando” di cui il Sindaco, in quel momento, fosse in possesso in merito alla prevista “discussione su utilizzo e fruizione delle aree portuali”. Come è possibile che non sia stato compreso il rilievo politico e tecnico-amministrativo che l’Autorità Portuale di Sistema dello Stretto, nella persona del suo Presidente, avrebbe (il condizionale è d’obbligo! Stante le procedure adottate) inteso attivare trasmettendo con quell’allegato. Infatti, il 29 luglio u.s. ricevendo (Protocollo 000006873 del 29-07-2022 Cod.Amm. APMes Cod.AOO SFGP) quella documentazione è stato avviato il procedimento relativo all’approvazione del DPSS ovvero del “Documento di Programmazione del Sistema portuale dello Stretto”. Tralasciando, solo per ora, ogni commento sui contenuti e sulle modalità di formazione di tale “DPSS” basta soffermarsi sulle date per aver conferma dell’inopportuno comportamento della “più alta carica istituzionale”. Sorge legittimo pensare che quanto scritto dalla Sindaco sia o una “bugia” o la dimostrazione dell’ennesima incomprensione di ciò di cui invece si è istituzionalmente obbligati a parlare (e questo è proprio un caso, su cui deve decidere il Consiglio e forse non solo il Consiglio!), se la comunicazione trasmessa dal Presidente dell’Autorità Portuale ha data 29 luglio e risulta protocollata in entrata al Comune di Villa S. Giovanni nella stessa data del 29 luglio, la Sindaco non può sostenere che, il 27 luglio, “… il consigliere di minoranza e vice presidente del consiglio Filippo Lucisano ha presenziato assieme a me, all’esecutivo e all’ufficio di presidenza, a un focus grup che ha avuto come unico argomento la presentazione da parte del presidente Mega del Documento di programmazione del Sistema Portuale dello Stretto in fase di elaborazione …”, ciò conferma che non si sarebbe neppure in grado di distinguere un momento informativo “in fase di elaborazione”, da un procedimento tecnico-amministrativo avviato e di specifica competenza del Consiglio. Non può esser posto a giustificazione, neppure, sostenere che “… Di quell’incontro io ho riferito in consiglio comunale durante i lavori preliminari e poi durante la trattazione del punto all’odg richiesto dalla minoranza: sono entrata nello specifico dell’interlocuzione avuta in data 27.07.2022 e ho più volte fatto riferimento alla proposta presentata dal presidente ing. Mega e alle osservazioni/obiezioni poste durante il mio intervento e in attesa dell’opportuna discussione in consiglio comunale …”, ma non è ammissibile che si continui ad omettere (per ignoranza o in malafede?) che in data 29 luglio 2022 si è avviato il procedimento per l’approvazione del DPSS che (a detta del Presidente dell’Autorità Portuale) dovrebbe, addirittura, avvenire entro il prossimo 15 di settembre».
«E’ inammissibile che alla “più alta carica istituzionale” sfugga che quanto da Lei trattato nel focus in data 27 luglio, alla presenza dell’esecutivo e dell’Ufficio di presidenza del Consiglio, sia cosa assolutamente diversa (istituzionalmente parlando!) rispetto ai documenti ricevuti il successivo 29 luglio e che questi coinvolgono anche le competenze e le responsabilità dei consiglieri di minoranza (oltre che l’intera cittadinanza villese per le implicazioni di natura strategica e territoriale che contengono) rispetto agli obblighi nascenti da quel ricevimento che ha attivato un procedimento e dai contenuti propri di quei documenti che non sono stati messi a loro conoscenza. Comunque è oggettivo che la data in cui la nota dell’Autorità portuale avrebbe potuto essere nella disponibilità del Sindaco rimane il 29 luglio e quella in cui Lei sostiene di averla posta all’attenzione anche del consigliere Lucisano, quale componente dell’ufficio di presidenza del Consiglio comunale sarebbe il 27 luglio, queste date risulta evidente come non risultino compatibili. Ma oltre a questa “bugia” relativa alle date che non corrispondono, non corrisponde neppure il contenuto di quanto protocollato il 29 luglio con quanto consegnato, dopo il Consiglio del 5 agosto, al Capogruppo della minoranza. Infatti, con altro gravissimo tentativo di alterazione della verità (o di ennesima incomprensione della valenza tecnico-amministrativa del documento), è stata consegnata solo una pagina su sei della sola lettera di trasmissione omettendo sia le altre cinque pagine e soprattutto l’allegato (ovvero il DPSS). A fronte di ciò la “più alta carica istituzionale” non può tentare di assolversi sostenendo di aver operato “… consegnando a Santoro fotocopia del solo inedito documento di interlocuzione con la nostra amministrazione”. Appare incomprensibile una tale inopportuna professione di ingenuità. Quando nella realtà si deve essere consapevoli, per il ruolo che si ricopre (oltre che per l’esperienza professionale che non può essere stata dimenticata), che non si può omettere di consegnare (per altro su richiesta), l’intero documento che ha avviato un procedimento di competenza del Consiglio, giustificandosi col dir “inedito documento di interlocuzione”. Allora, delle due l’una, o nessuno ha capito niente di cosa stia accadendo in danno (irreversibile) del territorio di questo Comune o, purtroppo, quel timore che avevamo sommessamente espresso subito dopo le elezioni si è tristemente concretizzato ed in Comune si sono aperte le porte a nuovi “padroni” dai quali si prendono “ordini”. Alla luce di tutto ciò, a nome del partito di Fratelli d’Italia e degli elettori che ci hanno onorato della loro fiducia, dobbiamo chiedere un Consiglio comunale aperto espressamente indetto per discutere come previsto dalla normativa vigente del DPSS e degli eventuali atti pregressi che il documento cita (forse) impropriamente».
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