«Sempre più famiglie costrette a scegliere se pagare gli avvisi di pagamento relativi alla luce, gas, TARI, servizio idrico, ecc.ecc. o fare la spesa alimentare per sopravvivere».
L’allarme viene lanciato dall’Avv. Saverio Cuoco, responsabile regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria, che monitora quotidianamente le legittime lamentele dei consumatori, dinanzi all’aumento vertiginoso dei prezzi relativi all’energia, che si traducono in impennate dei prezzi dei principali prodotti alimentari e non solo, a fronte di un galoppante innalzamento dell’inflazione e di una stasi totale di stipendi e pensioni.
Nell’attesa che il Governo in carica o quello che verrà, adotti dei provvedimenti adeguati per il sostegno ai consumatori, assistiamo – denuncia Cuoco – al continuo aumento dei prezzi in ogni settore commerciale, perché le imprese per poter reggere l’impatto dei costi energetici e delle materie prime, sono costrette o a chiudere, o a riversare sui consumatori i costi degli stessi, aumentando conseguentemente i prezzi dei prodotti offerti, che poi a causa del loro aumento, rimarranno in gran parte invenduti, per difficoltà degli utenti finali ad acquistarli.
In questo contesto, in assenza di strumenti normativi adeguati per contrastare le forme di accaparramento e di maggiorazione dei prezzi dei beni di largo consumo, si realizzano inoltre evidenti fenomeni speculativi, infatti mancano criteri tecnici in grado di stabilire sopra quale soglia un aumento dei prezzi possa considerarsi ingiustificato, soprattutto in una fase storica emergenziale come quella attuale.
Una normativa attuale molto vaga e generica, non consente di regolamentare un mercato, individuando come avviene per i tassi usurari una soglia oltre la quale l’incremento dei prezzi sia configurabile come fenomeno speculativo.
Come se non bastasse inoltre, a completare il quadro desolante in atto, vengono notificati a raffica, contemporaneamente, avvisi di pagamento comunali del servizio idrico e TARI, in molti casi senza rateizzazione, con maxi conguagli relativi ad anni pregressi risalenti perfino al 2016/2017.
La legge 205 del 2017 che ha introdotto la prescrizione breve, ovvero la riduzione da cinque a due anni per il servizio idrico, il gas e la luce, è stata emanata proprio per evitare conguagli, ricalcoli, consumi presunti relativi ad anni pregressi, tutte voci che generano il panico tra i consumatori, perché si trasformano ben presto in maxi bollette, impossibili da corrispondere.
L’inefficienza della pubblica amministrazione nel richiedere tempestivamente quanto dovuto, per i servizi erogati, non può ricadere sui consumatori, ai quali già in difficoltà, in un periodo emergenziale come quello attuale, vengono richiesti (disattendendo il più delle volte la normativa attuale), importi di diverse annualità pregresse, distanti nel tempo e nella maggioranza dei casi rapportati a consumi stimati e non reali.
«Ci troviamo sempre più davanti ad un fenomeno di evasione fiscale di massa, non imputabile a libera scelta, ma ad impossibilità – prosegue Cuoco – di poter ottemperare con puntualità ai molteplici pagamenti richiesti, costringendo le famiglie che hanno già dato fondo ai piccoli risparmi accantonati, o a ricorrere sempre più all’indebitamento o a dover scegliere tra bollette e spesa alimentare, cambiando letteralmente stili di vita e risparmiando perfino sulle spese sanitarie».
L’Unione Nazionale Consumatori Calabria, in attesa che la politica adotti dei provvedimenti adeguati a sostegno dei consumatori, al fine di evitare autentiche emergenze sociali previste per il prossimo autunno, nonché l’aumento del numero di famiglie in povertà, ha già attivato tutte le Autorità di regolamentazione del mercato, (Arera, AGCM, ecc.), sulle irregolarità di gestione delle prescrizioni brevi e conseguentemente sull’invio di maxi conguagli relativi ad annualità superiori al biennio, ha chiesto inoltre il potenziamento di strumenti e capacità di intervento, rafforzando i poteri del Garante per la sorveglianza dei prezzi (colloquialmente Mister Prezzi), una figura italiana istituita per la prima volta dalla Legge finanziaria 2008, con il compito di vigilare sul corretto andamento dei listini e dei prezzi sul mercato. La legge purtroppo non previde alcuna possibilità di sanzione, per cui i suoi poteri rimasero piuttosto limitati. L’obiettivo era quello di operare un rafforzamento dei controlli e della sorveglianza sui prezzi, al fine di garantire un mercato corretto in difesa dei cittadini consumatori, evitando fenomeni speculativi.
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