«In merito alla richiesta di spiegazioni e delucidazioni da parte dei cittadini, stigmatizzando con amarezza i commenti di quanti strumentalmente stanno creando confusione pur essendo a conoscenza delle dinamiche sottese al conguaglio Tari 2021, intendiamo precisare quanto segue», inizia così il comunicato della squadra del sindaco Giusy Caminiti.
«La TARI – spiega l’amministrazione villese – rientra tra le entrate proprie dell’Ente e il consiglio comunale, come di sua competenza, ha approvato il 25 giugno 2021 con la delibera n.34 il Piano Economico Finanziario (PEF) del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2021 e la relativa modulazione tariffaria. La normativa prevede che le tariffe della TARI sono determinate con deliberazione del consiglio comunale sulla base dei costi individuati e classificati nel piano finanziario, che viene predisposto dal gestore del servizio e approvato dallo stesso consiglio comunale, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi medesimi. Il piano finanziario, quindi, individua e classifica i costi che devono essere tutti coperti con le entrate della TARI, mentre la delibera di approvazione delle tariffe è finalizzata a ripartire tali costi tra gli utenti e determinare le tariffe da applicare alle diverse utenze (domestiche e non domestiche, ossia attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere).
La tariffa approvata – ricorda l’amministrazione – è stata successivamente oggetto di rettifica da parte del Consiglio Comunale con la delibera n.10 del 26 marzo 2022 che ha approvato il nuovo PEF e conseguentemente con la successiva delibera n. 15 del 28 aprile 2022 il consiglio ha rimodulato il tutto. Perché questo? Per un “…maggior onere di conferimento in discarica a saldo delle annualità pregresse comprese il 2021…”.
Il costo del servizio va integralmente coperto, per legge, con le entrate derivanti dalla TARI ed è per questa ragione che il settore economico finanziario della Città di Villa San Giovani ha predisposto un ruolo suppletivo TARI 2021 (inviato ai contribuenti villesi in questi giorni dall’Agenzia delle Entrate Riscossione), che va ad integrare quanto era stato già emesso dalla precedente società di riscossione SOGERT S.p.A».
Ed ecco la risposta alla richiesta di Fratelli d’Italia: «Non è stato possibile effettuare la rateizzazione del conguaglio perché il regolamento TARI prevede il pagamento in tre rate (30 aprile, 30 luglio, 30 ottobre) per cui ogni modifica di quel regolamento deve prima essere approvata dal consiglio comunale. Il ruolo TARI 2022, inevitabilmente differito e di prossima emissione, sarà oggetto di rateizzazione previa autorizzazione del Consiglio comunale in deroga all’art. 34 c. 4 del Regolamento TARI.
Nel merito della determinazione tariffaria e, conseguentemente, dei costi futuri, si invita la cittadinanza ad una più puntuale e corretta differenziazione dei rifiuti, sottolineando che l’indiscriminata produzione dell’indifferenziato costituisce inevitabile lievitazione dei costi di conferimento e, quindi, innalzamento della tariffa».
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