VILLA SAN GIOVANNI – È una mattanza crudele e senza fine quella dei gatti randagi sul territorio comunale. Una strage continua in cui decine e decine di bestiole perdono la vita sotto i colpi di automobilisti spesso indisciplinati e di gente senza scrupoli che piazza bocconi avvelenati nei pressi delle colonie feline. Non c’è giorno senza un gatto morto investito lungo qualche via cittadina. Tranne che i rari casi la colpa è quasi sempre di chi sta al volante, perché se si va piano solitamente il micio si riesce a evitarlo. Spesso, poi, le carcasse degli animali restano per ore e ore o addirittura per diversi giorni in strada prima di essere raccolte e trasportate dalle autorità competenti. L’ultimo micio è morto questa mattina e sempre sulla via Giudice Scopelliti, dove gli “incidenti” che vedono vittime gli amici a quattro zampe sono all’ordine del giorno. Anche questo episodio è stato documentato dall’attivista Domenico Trombetta sul suo gruppo Facebook “Cara amministrazione… la parola ai cittadini villesi”, sempre attento e sensibile al problema.
Una situazione incresciosa di cui non frega niente a nessuno tranne che agli amanti degli animali e nello specifico dei gatti. Chi li ama davvero s’indigna e piange per loro, a tutti gli altri sta bene così perché tanto «sono solo gatti e non persone». Rimane il forte dubbio se il concetto di ‘persona’ faccia al caso di ‘tutti gli altri’.
Gatti investiti, avvelenati, ossia uccisi; gatti abbandonati; gatti non sterilizzati e che si riproducono alla velocità della luce; gatti lasciati girovagare per strada tra mille pericoli; gatti malati e sofferenti. Gatti soli, insomma. Senza nessuno, se non i volontari (non quelli delle Guardie zoofile, naturalmente) che li sfamano e li soccorrono cercando di far sentire loro il calore di una vera famiglia.
Le istituzioni sono completamente assenti. Il Comune e l’Asp non pervenuti, nonostante la competenza sulla materia. Nulla è mai stato fatto né per i gatti né per i cani, a Villa San Giovanni come nei comuni limitrofi. E la legalità va a farsi benedire…
Nessun provvedimento, nessuna azione, per mitigare il fenomeno del randagismo e per scongiurare centinaia, migliaia, di morti ogni anno. Eppure la legge dice, tra l’altro, che i sindaci sono responsabili degli animali che vagano nei territori comunali e devono pertanto assumere ogni iniziativa utile alla loro tutela. E altrettante responsabilità spettano alle aziende sanitarie locali e alle altre istituzioni. Ci sarebbero tante azioni da intraprendere: sterilizzazioni di massa; colonie feline protette con annessa segnaletica stradale; realizzazione di gattili (magari in qualche struttura comunale dotata pure di spazio verde da mettere in sicurezza) in cui “stallare” i mici in attesa di adozione e ospitare quelli che purtroppo non troveranno mai una famiglia. E ancora: sensibilizzazione; prevenzione; controlli. Gli ignoranti mugugneranno che il Comune di Villa San Giovanni è in dissesto e non può fare niente, e che se proprio può e deve fare qualcosa deve farla per le persone. Ma, appunto, sono solo degli ignoranti e non meritano nemmeno risposta.
Gli animali, invece, una risposta la meritano, se non altro perché lo dice la legge. Meritano di essere ascoltati, difesi, contro tutte le ingiustizie che subiscono ogni giorno. È inconcepibile che i delinquenti che maltrattano e abbandonano gatti e cani continuano a restare impuniti dopo aver commesso un reato, uno dei più odiosi peraltro. È evidente, dunque, pure l’assenza della Magistratura sulle problematiche animali.
C’è, inoltre, una questione igienico-sanitaria legata ai gatti randagi; un chiaro esempio è rappresentato da un micio adulto (in particolare se non è castrato) che marca il territorio spruzzando la sua urina ovunque, anche su pezzi di arredi urbano, panchine, giostre ecc.
Insomma, una seria attività contro il randagismo e a tutela degli amici a quattro zampe non è più procrastinabile. In una città che voglia definirsi civile, bella e gentile, gli animali non devono essere gli ultimi solo perché animali. È giunto il tempo di fare qualcosa, con azioni concrete e incisive capaci di arrestare al contempo la strage di felini sulle strade e la proliferazione di gatti su gatti destinati quasi sempre a morire. Rispetto al passato il Comune di Villa San Giovanni sembrerebbe avere oggi maggiori possibilità e competenze per poter intervenire sull’argomento e cioè la presenza in giunta di un medico e dirigente veterinario, Maria Grazia Melito, delegata tra l’altro a Sanità Pubblica e Veterinaria, Vivibilità, Profilassi e Igiene pubblica, Benessere e Diritti degli animali. Quest’ultima è una delega bellissima ma che appare a momenti paradossale considerando quello che succede in città, dove i gatti e i cani randagi vengono abbandonati e uccisi nella indifferenza generale. A quattro mesi dall’insediamento dell’amministrazione Caminiti, il silenzio regna sovrano su questa e tante altre deleghe e, pertanto, sono auspicabili imminenti novità, sugli animali e non solo.
Di seguito una galleria fotografica di alcuni gatti morti in questi giorni a Villa San Giovanni (immagini di Domenico Trombetta):
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