VILLA SAN GIOVANNI – Sulla vicenda della revoca/modifica della “Convenzione” stipulata tra Comune e Istituto “Figlie di Maria Ausiliatrice”, che sta tenendo col fiato sospeso la città e relativa alla storica struttura dell’Asilo “Genova-Firenze”, Antonio Morabito di IdV non ha dubbi: «È una scelta politica discrezionale e non certo una scelta obbligata dal dissesto. A dirlo non sono solo i pareri che hanno dato avvio al procedimento che mai parlano di scelta obbligatoria ma anche i numerosi e univoci pareri espressi dalle diverse Sezioni Regionali della Corte dei Conti».
Il responsabile cittadino di Italia dei Valori ha ricostruito la vicenda, che domani 12 ottobre tornerà in Consiglio comunale, con un documento di sette cartelle dattiloscritte, inviato al presidente del Consiglio, alla maggioranza, alla minoranza ed al sindaco, esortando la massima assise villese «a valutare tutti gli effetti che da una eventuale revoca ne discendono».
«Il voto di ogni singolo consigliere – prosegue Morabito – deve essere espresso in modo consapevole e pertanto deve essere messo a conoscenza di tutti gli aspetti giuridici che discendono da una decisione dell’aula, poiché l’eventuale revoca/modifica della convenzione andrebbe ad incidere sulle aspettative che quella stessa convenzione ha creato e che potrebbe essere oggetto di contenzioso.
Un’eventuale condanna al risarcimento, peraltro, – scrive ancora l’esponente di IdV – aprirebbe alla potenziale responsabilità erariale di ogni singolo componente del Consiglio che, però, al momento nessuno, e tantomeno i pareri dei dirigenti, hanno portato a conoscenza dei componenti dell’Assemblea cittadina.
La proposta di modifica/revoca della convenzione in essere, nella direzione suggerita dall’Ufficio Affari Generali, comporterebbe altresì il mutamento giuridico dell’Istituto “Figlie di Maria Ausiliatrice”, finendo per costituire – prevede Morabito – una vera e propria eutanasia per l’importante struttura.
Assumere una così drastica e definitiva decisione, peraltro, negherebbe la stessa funzione sociale dell’Istituto che da oltre 100 anni accompagna le generazioni villesi, sottraendole all’asfissiante presenza della criminalità.
Il Consiglio comunale, dunque, è libero di assumere tutte le scelte del caso, ben sapendo – conclude il rappresentante di IdV – che si tratta di scelte discrezionali che non possono essere fatte passare come scelte obbligate. Se poi il problema attiene a questioni di Bilancio, non si comprende il perché l’iniziativa non sia scaturita dalla ex Responsabile del Settore».
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