SCILLA – Il Comune di Scilla vuole fare causa all’Asp per la vicenda della chiusura della Casa della salute. Il commissario straordinario di Palazzo San Rocco Antonia Maria Grazia Surace ha infatti deliberato «di proporre opposizione, presso i competenti organi giudiziari, avverso il provvedimento adottato dal commissario straordinario dell’Asp lo scorso 21 settembre, mediante il quale è stata disposta la cessazione delle azioni sanitarie erogate presso le strutture destinate a Casa della salute di Scilla, denominate “nuovo ospedale”».
Le mancate risposte dell’Azienda sanitaria provinciale
Il commissario Surace ha altresì nominato quale difensore dell’Ente l’avvocato Natale Polimeni, del Foro di Reggio Calabria, già individuato quale avvocato unico del Comune di Scilla a seguito di procedimento ad evidenza pubblica e già incaricato, lo scorso 20 aprile dall’allora sindaco Pasqualino Ciccone, allo svolgimento di una valutazione dei risvolti e rilievi in materia penale civile ed amministrativa relativi alla gestione della Casa della salute. Lo stesso legale, di fronte alle mancate risposte dell’Asp alle sue richieste di accesso agli atti per l’acquisizione della documentazione completa, ha evidenziato in una nota al Comune, risalente a due giorni fa, «che sussistono valide ragioni per la proposizione di un giudizio di opposizione» avverso il provvedimento di cessazione delle attività del “nuovo ospedale”.
Grave vulnus agli interessi della collettività locale
È così arrivata, puntualissima, giorno 21 novembre appunto, la delibera con cui il commissario Surace, con i poteri della giunta comunale, ha di fatto dato il via libera a una vertenza giudiziaria contro l’Asp. Decisione presa sulla scorta «dell’inderogabile necessità che – nelle more dell’eventuale individuazione di soluzioni concordate tra gli enti competenti al fine di non privare i cittadini di livelli essenziali delle prestazioni sanitarie costituzionalmente garantite – il provvedimento adottato dal commissario straordinario dell’Asp – recita l’atto approvato dall’amministrazione scillese – non assuma carattere giuridico di definitività, con il conseguente, potenziale, grave vulnus agli interessi della collettività locale, da questo Comune istituzionalmente rappresentati».
Francesca Meduri (Il Quotidiano del Sud 23 novembre 2022)
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