VILLA SAN GIOVANNI – «Il ministro Salvini venga a Villa San Giovanni e capirà subito che è assoluta miopia aver lasciato la Città fuori dal gruppo di lavoro sul Ponte sullo Stretto di Messina. Perché il Ministro, evidentemente, non conosce i luoghi sui quali l’infrastruttura avrà il suo maggiore impatto, da ogni punto di vista. Aspettiamo, ovviamente, il decreto istitutivo del gruppo di lavoro, ma le indiscrezioni a mezzo stampa non rassicurano la Città di Villa San Giovanni che, per sua collocazione geografica, è il luogo fisico del Ponte». È un invito perentorio quello che il sindaco Giusy Caminiti, la giunta e il gruppo consiliare “Città in movimento” rivolgono al responsabile del Dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla luce di alcuni rumors che danno il Comune di Villa fuori dal gruppo di lavoro sul Ponte.
Continua l’amministrazione villese: «Il ministro Giovannini con il decreto 345 del 20 ottobre 2022, nell’accogliere una richiesta di quest’Amministrazione, ha inserito al tavolo della mobilità dinamica dello Stretto il Comune di Villa San Giovanni.
Al ministro Salvini, oggi, rappresentiamo le stesse peculiarità che abbiamo avuto modo di sostenere a quel tavolo: Villa San Giovanni è lo Stretto, cerniera tra le città di Reggio e Messina, logisticamente è il porto dello Stretto. Villa San Giovanni è la Città di quel Ponte che ci è stato presentato anche soltanto nei master plan.
Quest’Amministrazione non ha una posizione ideologica, consapevole, tra l’altro, dei “limiti” di una legge obiettivo che il Comune di Villa San Giovanni nel 2004 ha impugnato davanti ai giudici amministrativi.
Certo è che, seppure la scelta della realizzazione dell’opera di collegamento stabile sia del solo Governo (approfondiremo la questione dal punto di vista giuridico ai sensi della L. 108/2021), Villa San Giovanni deve essere seduta al tavolo del gruppo di lavoro perché questa è la Città dell’impatto su cui ogni scelta inciderà, in modo definitivo, sul futuro di questo territorio dal punto di vista urbanistico, ambientale, economico e sociale».
E ancora: «Non è sgarbo istituzionale dire a gran voce che a quel tavolo Villa San Giovanni può essere rappresentata dalla Città Metropolitana! Lo confermerà, certamente, il sindaco f.f. Carmelo Versace che conosce lo stato dei luoghi e la centralità della nostra Città. Se le scelte non coinvolgeranno i territori più prossimi alle opere, non ci sarà efficacia dell’azione amministrativa: il ministro venga a Villa San Giovanni e capirà come è questo il luogo del Ponte, oltre e insieme a Messina. Ed è questo il solo luogo dove potranno essere assunte le scelte giuste, che è l’unico fine cui devono tendere. La prima delle scelte, senza ogni dubbio, è far sedere questo Comune al tavolo di lavoro: lì ci confronteremo sull’efficacia della scelta per poi pretenderne l’efficienza».
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